Chi siamo


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Peraltrestrade Dolomiti – Comitato Carnia-Cadore – PAS Dolomiti


Il comitato unico Peraltrestrade nasce da un incontro avvenuto al Passo della Mauria l’11 marzo 2007 tra il Movimento Contro il Prolungamento dell’A27 del Cadore, costituitosi nel 2002 (erede del movimento che fin dagli anni Settanta del secolo scorso si era opposto alla costruzione della Venezia-Monaco), e il Comitato Peraltrestrade della Carnia nato il 22 maggio 2006 a Forni di Sotto con lo scopo di contrapporsi all’ipotesi di collegamento autostradale Carnia – Cadore. Oltre a questo è impegnato nella difesa dei corsi d’acqua dall’eccesso di sfruttamento idroelettrico (blog www.sosfiumi.it).

Aderisce a Libera, Associazioni, nomi e numeri contro le mafie – Presidio Barbara Rizzo – del Cadore.


 

Premesse

Progetti come quello del prolungamento dell’A27, se realizzati, anziché un avanzamento economico e sociale, come propagandato, provocherebbero un indebolimento delle potenzialità naturali del territorio, riconosciuto di pregio anche dall’UNESCO. La risorsa ambiente è un’importante opportunità di sviluppare un’economia locale che arresti lo spopolamento, a patto che siano conservate e valorizzate le aree di pregio storico e naturalistico. Le arterie a scorrimento veloce come l’autostrada non farebbero che aumentare il traffico in transito, incentivare il turismo “mordi e fuggi”, deturpare un ambiente alpino estremamente fragile e distogliere importanti risorse destinate, o da destinare, all’adeguamento dell’esistente. La volontà di realizzare uno sbocco a Nord con il proseguimento di una direttrice autostradale è finalizzato esclusivamente allo sviluppo ed agli interessi della pianura (per non dire dei progettisti e delle grandi imprese) e costituirebbe un’ulteriore “colonizzazione” del nostro territorio. Già nel passato la subordinazione agli interessi della pianura ha comportato la “colonizzazione” dell’acqua. I risvolti negativi di tale politica sono oggettivamente sotto gli occhi di tutti: impoverimento degli alvei, aumento del dissesto idrogeologico, realizzazione di bacini idrici che non tengono conto delle esigenze della montagna. La colonizzazione continua con la proliferazione di nuovi impianti idroelettrici incentivati dal Governo, con grave danno ambientale a fronte di un contriuto energetico poco significativo. La necessità di garantire il territorio sia da un punto di vista ambientale che produttivo-turistico può trovare una risposta adeguata nel miglioramento della rete viaria attuale con la realizzazione di alcune circonvallazioni dei centri abitati (in particolare quella di Longarone e Castellavazzo) e con il potenziamento e il prolungamento della ferrovia.

 

Obiettivi

Diffondere dati e informazioni sulle grandi opere autostradali programmate nelle nostre valli e sulle loro ricadute economiche, sociali e ambientali. Riconsiderare criticamente i parametri che stanno alla base di un’idea di sviluppo che consuma il territorio anzichè conservarlo e valorizzarlo. Opporsi all’idea superata di una crescita che espropria la gente della terra, dell’aria, e dell’acqua. Beni questi, essenziali alla sopravvivenza e non merci indennizzabili. Proporre modelli di sviluppo alternativi che possano valorizzare l’immenso patrimonio naturale del territorio, allo scopo di trasmetterlo nella sua interezza alle future generazioni e renderlo fonte di economia e benessere per i suoi abitanti.

 

Attività e progetti

Per perseguire i suoi obiettivi il comitato ha prodotto oltre un centinaio di comunicati stampa, organizzato incontri con la popolazione e confronti con le amministrazioni comunali e altri enti, organizzato eventi in collaborazione con altri comitati impegnati nella cura dell’ambiente, approfondito le relazioni con analoghe realtà anche d’Oltralpe. In questi anni peraltrestrade ha costituito di fatto una delle poche voci che si sono alzate per contestare la realizzazione di un’opera che potrebbe condizionare in modo pesante e definitivo l’intero territorio, per denunciare l’insostenibilità ambientale, economica e sociale del progetto, l’imbroglio dei project financing, i lati oscuri che sono stati successivamente portati alla luce dalle inchieste della magistratura che ha coinvolto la politica e l’economia regionale. Recentemente il comitato ha aderito all’associazione “LIBERA, nomi e numeri contro le mafie” e sta collaborando con altre associazioni impegnate nella tutela dell’ambiente con le quali si è costituito un Coordinamento per monitorare le iniziative che, a vario titolo, si stanno progettando in previsione dei Mondiali di sci Cortina 2021. Interrogativi di fondo su destino e progetti dei territori di montagna. Alcune riflessioni sul rapporto tra il particolare e il globale La montagna come spazio vitale per l’esistenza dell’uomo e della terra. A partire da questa affermazione, si farà riferimento alla specifica situazione di sofferenza della montagna cadorina e bellunese, paradigma di molte altre realtà delle Alpi. Unitamente ad alcune sintetiche considerazioni, si presenteranno dati e notizie che denunciano la situazione di estremo sfruttamento della risorsa Terra, tali da mettere in pericolo, in prospettiva, la sopravvivenza della specie umana. La politica perseguita da peraltrestrade è da pensare a livello globale per poter sopravvivere come uomini e poter garantire la sostenibilità dell’ecosistema naturale. Montagna come ambiente esclusivo da tutelare: aria – acqua – silenzio – bellezza Nel mondo di oggi si trova tutto dappertutto, ma ciò di cui l’umanità ha più bisogno è il rapporto con la Terra, con la Natura. Ciò significa che l’uomo ha bisogno di acqua, sole, aria fresca, silenzio, spazi vuoti da guardare, ha bisogno di camminare, di fermarsi in un luogo e stare. Ma la Terra si stà “consumando”; siamo perciò chiamati a denunciare lo stato delle cose, a contrastare con forza questo drammatico processo, siamo chiamati a fare appello al profondo bisogno di bellezza racchiuso dentro ciascuno di noi e la montagna, per questo, risulta massimamente evocativa e potente.