Mestre: ambientalisti contrari a prolungare l’autostrada

Dal Corriere delle Alpi del 15 febbraio 2020

la protesta

Ambientalisti contrari a prolungare l’autostrada

BELLUNO. «Il prolungamento dell’A27 è inconcepibile con la pianificazione autostradale dell’Europa». Così hanno volantinato, davanti al Centro Congressi Laguna di Mestre le rappresentanti di Cipra, Ecoistituto, Italia Nostra, Mountain Wilderness, Wwf, Libera, Gruppo parco del Cadore, Peraltrestrade Dolomiti. Per queste organizzazioni è «incomprensibile» il convegno stesso della Cisl e di Unioncamere. Ai lavori ha partecipato anche Bruno Zanantonio del Cai veneto, radici del Comelico, curioso di sapere se si troverà l’autostrada davanti alla porta di casa, sotto il monte Cavallino. Troppo asfalto, troppo cemento nel Veneto, secondo gli ambientalisti. Dalla relazione di Iolanda Conte di Uniontrasporti, dedicata al sistema infrastrutturale (tutto) del Nordest, risulta, invece, che la maggior parte delle opere infrastrutturali programmate ancora una decina d’anni fa, non è stata completata e non lo sarà nemmeno entro la scadenza fissata dall’Europa, per talune infrastrutture, quella del 2025. L’Italia ed il Veneto, dunque, rischiano di incorrere in una procedura di infrazione. Per quanto riguarda il futuro, i prossimi 30 anni, Pino Musolini, presidente dell’Autorità portuale ha invitato a porsi qualche domanda, del tipo: che produzioni vogliamo da qui al 2050? Quale idea di sviluppo per il Paese? «Dobbiamo partire da questi interrogativi per capire dove sono posizionati i grandi cluster di produzione e, da qui, pensare alle infrastrutture», ha concluso il presidente. –F.D.M.