Dal Corriere delle Alpi del 23 aprile 2017
Polemiche per l’uscita di Lotti alla fiera di Bolzano
Fondazione, in tre in corsa per la presidenza. Fisi e Coni hanno individuato le figure giuste (nessun bellunese): decisione dopo il 1 maggio
CORTINA. Alessandro Benetton fa parte della terna di candidati alla presidenza della Fondazione Cortina 2021. Luca Lotti, ministro dello sport, ha annunciato, a margine della fiera ProWinter, che il nome del sostituto di Riccardo Donadon sarà reso noto «a giorni».
Negli ambienti Fisi e Coni si fa intendere che l’ufficializzazione potrebbe avvenire dopo il ponte del 1° maggio. Non è dato sapere chi sono gli altri componenti della rosa. Pare, tuttavia, che abbiano alcune caratteristiche comuni: sono capitani d’industria, molto conosciuti ed apprezzati in Veneto, ed hanno forti relazioni con il mondo dello sport. Non vi sarebbe, fra i tre, un bellunese, tanto meno un ampezzano.
Ma l’identità veneta sarebbe assicurata. «Il governo ha ascoltato finalmente la Regione, nella fattispecie il governatore Zaia», spiega l’onorevole De Menech, «con il suo imperativo: prima i veneti». Il parlamentare ricorda, infatti, che le candidature sono state messe a punto tenendo conto non solo delle sensibilità del Coni e della Fisi, ma anche del governo e, appunto, della Regione, perché «Cortina esige che si sappia far squadra».
Ma Roda e Malagò, i capi appunto della Fisi e del Coni, vogliono andare sul sicuro, puntando su uomini capaci non tanto di organizzare la costruzione di strade, rotatorie, vasche di contenimento di frane, piscine, palasport e piste da sci, quanto così carismatici da far tirare promozionalmente un evento sportivo così importante. Che, poi, è anche un evento turistico, culturale e sociale. Il nome, dunque, sarà reso pubblico al più tardi fra una quindicina di giorni, mentre entro due mesi saranno scelti anche i commissari.
Quello del Comune per impegnare i 40 milioni di investimento deliberati dal governo. E quello che si farà carico dei 170 milioni che lo stesso governo ha passato all’Anas per sistemare l’Alemagna. I provvedimenti saranno deliberati all’interno del decreto sugli enti locali. «Il governo ha dimostrato, in questa circostanza, di saper mantenere gli impegni. E di mantenerli nei tempi necessari», sottolinea ancora De Menech, «compese quelle norme di semplificazione che ci faranno guadagnare tempo».
La pensa in modo diametralmente opposto il senatore Giovanni Piccoli, che eccepisce proprio sulla tempistica. Non solo, protesta che i contenuti dell’annuncio sono sempre molto vacui e poco argomentati. «170 milioni per la viabilità e 40 per gli alberghi, ma di concreto non si vede ancora nulla; ma soprattutto dove sono i soldi veri?», si chiede il parlamentare bellunese, «non vorrei usare toni troppo provocatori, ma continuo a nutrire ancora tantissimi dubbi. Coltrondo e i problemi idrogeologici sull’Alemagna – solo per citare alcuni fronti ancora caldi – ci insegnano che alle promesse non sono seguiti i fatti». A Piccoli non è piaciuta, fra l’altro, la location dell’annuncio del ministro Lotti, la Fiera di Bolzano. «La sensibilità istituzionale di chi ci governa si vede anche da qui», ironizza Piccoli, «strano modo di fare politica sui territori quella del Pd…».
Francesco Dal Mas