A Treviso e provincia tre percorsi in bici da 500 mila turisti
Pubblicato on 14/Giu/2017 in NewsDalla Tribuna di Treviso del 13 giugno 2017
«A Treviso e provincia tre percorsi in bici da 500 mila turisti»
Gianni Garatti: «Il sistema di Treviso e provincia è un tesoro straordinario Sfida esaltante, indotto enorme: ma bisogna riorganizzare i servizi»
Ieri questa opportunità è stata presentata nella sala consiliare del Sant’Artemio da Gianni Garatti e Alessandro Martini, presidente e direttore del Consorzio turistico Marca Treviso, che si sono rivolti in particolar modo ai sindaci, ma anche ai privati – presente in sala Tiziano Simonato, capo degli albergatori affiliati a Unindustria. I numeri snocciolati da Martini, Garatti e da Giulia Casagrande, presidente della Rete d’imprese che unisce nove privati che hanno scommesso sulla Monaco Venezia, sono impressionanti. Potranno essere anche sovrastimati, ma se fossero confermati anche solo al 50% sarebbe da pazzi relegare la ciclovia che collega Monaco e Venezia a una delle varie attrazioni turistiche della città.
«Se solo la metà di coloro che percorrono la ciclovia si fermassero una sola notte a dormire in provincia di Treviso, avremmo un aumento del 20% delle notti dormite dai turisti in un anno nella Marca», ha messo in chiaro Casagrande. Gli studi di consorzi e agenzia specializzate raccontano che un cicloturista spende sul territorio circa 150 euro al giorno, ed ecco che l’indotto arriverebbe attorno ai 40 milioni.
«E’ una cifra che direi addirittura in difetto», spiega Garatti, «ma sono risorse costanti, che arrivano tutto l’anno e tutti gli anni. Non si notano molto, ma è sufficiente guardare viale Felissent per vedere i cicloturisti che arrivano ogni giorno».
Ed ecco quindi che Marca Treviso ha chiamato a raccolta in primis i Comuni. Sono sedici quelli trevigiani attraversati dalla ciclovia lunga 560 chilometri. «Il cicloturista non può trovarsi a sorpresa di fronte un cantiere stradale senza sapere dove andare», ha spiegato Martini. «E’ necessario che i Comuni comunichino dove sono eventuali cantieri e le deviazioni, e soprattutto bisogna evitare si sbattere i cicloturisti in statali o strade molto trafficate. Noi come privati siamo pronti a fare il nostro, ma serve che il pubblico faccia il suo».
I privati appunto, c’è molto lavoro da fare anche per loro. A settembre è stato organizzato un evento promozionale sulla Monaco Venezia, gli organizzatori avevano aperto inizialmente a un massimo di 500 iscrizioni, hanno dovuto ridurlo a 400 perché le strutture ricettive non sarebbero bastate. Anche per questo è appena nata la rete di imprese “Cycling in the Venice Garden”, un associazione di nove imprese trevigiane legate al cicloturismo, che ha partecipato ad un bando per ottenere un finanziamento di 400 mila euro dall’Europa. Lo scopo è aumentare i servizi per i cicloturisti nella Venezia Monaco: fornire meccanici, assistenza, pezzi di ricambio, colonnine per ricaricare le bici elettriche, la consegna o il noleggio delle due ruote.
Domenica 17 settembre l’evento di lancio della ciclovia organizzato dalla tedesca Rad Race: 400 cicloturisti, tra appassionati, giornalisti e blogger di settore, che la percorreranno tutta in quattro giorni. Sabato 16 arriveranno a Vittorio Veneto, dove ci sarà una festa, per ripartire il giorno successivo e arrivare a Jesolo. «Dobbiamo riuscire a portare la ciclovia veramente a Venezia».