Dolomiti Unesco, «la strada è quella giusta»
Pubblicato on 27/Lug/2017 in NewsDal Corriere delle Alpi del 26 luglio 2017
La presidente Mariagrazia Santoro soddisfatta del lavoro portato avanti dalla Fondazione
Dolomiti Unesco, «la strada è quella giusta»
BELLUNO Sono 66 i rifugi alpini che possono fregiarsi del marchio Dolomiti Unesco, ma soprattutto che si impegnano a garantire un’accoglienza degli escursionisti provenienti da tutto il mondo che sia di autentica qualità. Accoglienza che, già quest’estate, è stata vincente, come si può constatare dal pacifico assalto di alpinisti e appassionati di montagna provenienti da ogni parte del mondo. I 66 rifugi lavorano in coordinamento con la Fondazione Dolomiti Unesco. Il motore di questo vasto interesse è soprattutto il portale www. visitdolomites. com, che per la prima volta offre una vetrina unica dell’offerta delle Dolomiti, dai rifugi alle Alte Vie, dai Parchi ai musei in tre lingue (italiano, tedesco e inglese).
E cosi, dopo aver sognato il proprio viaggio nelle Dolomiti dalla scrivania di Buenos Aires o Tokyo magari proprio grazie alla mappatura Google Street View realizzata dalla Fondazione con il prezioso supporto di tanti volontari, dei Parchi, delle associazioni alpinistiche, del Soccorso Alpino e delle guide alpine, gli escursionisti arrivano sempre più numerosi e in tutte le stagioni. Per la fine dell’anno, inoltre, avranno tra le mani anche la guida Lonely Planet dedicata proprio alle Dolomiti.«Essere Sito Unesco significa confrontarsi con il mondo», spiega Mariagrazia Santoro, assessore regionale del Friuli Venezia Giulia e presidente della Fondazione Dolomiti Unesco dal 2016. «E in questi anni il laboratorio Dolomiti Unesco è cresciuto molto ed è un piacere vedere che i frutti di tanto lavoro cominciano a essere percepiti e misurabili sia sul territorio che a livello internazionale.
Il lavoro di squadra paga sempre. Magari non nell’immediato, ma paga sempre. Solo negli ultimi mesi, ad esempio, alla Fondazione Dolomiti Unesco è stato chiesto dal Centro del Patrimonio Unesco di Parigi di mettersi a disposizione come buona pratica per altri siti a livello mondiale ed è stata realizzata un’importante mostra a Praga in collaborazione con National Geographic e l’Ambasciata italiana»«Portare le Dolomiti nel mondo, con la loro complessità e ricchezza culturale, oltre che ambientale, valorizza anche le differenze e fa sì che anche i territori meno interessati dal turismo storico ne traggano beneficio», sottolinea ancora Santoro. «Sempre più persone comprendono che il riconoscimento Unesco non può essere banalizzato a un marchio per la promozione turistica, ma è l’occasione per innescare un processo culturale che possa anche elevare anche il livello della nostra offerta turistica». Per fare questo le amministrazioni coinvolte lavorano a tanti livelli mettendo in rete le risorse sul territorio e dedicando molte energie alla formazione per gli amministratori, opinion leader, studenti e insegnanti, operatori della montagna e molti altri. I risultati parlano chiaro. «Siamo sulla strada giusta», sottolinea Santoro. «Sempre di più si riesce a fare cultura e a intercettare la domanda di chi è disposto ad attraversare mezzo mondo per camminare nelle Dolomiti, affascinati dal silenzio e dalla lentezza. I
n cerca di quel fascino del sublime che ha attirato i primi viaggiatori e che dobbiamo essere in grado di traghettare nella contemporaneità senza cedere alla tentazione dell’omologazione».«Personalmente», conclude la presidente, «ho ancora viva l’emozione di domenica 16 luglio, quando centinaia di persone sono salite fino al rifugio Pordenone, nel cuore delle Dolomiti Friulane, ad ascoltare la poesia del racconto di Nives Meroi e Romano Benet, a cui si è aggiunto anche Erri De Luca, facendo una gradita sorpresa a tutti. Ascoltarli sotto il Campanile di Val Montanaja ha lasciato tutti senza parole. Per festeggiare insieme questa grande stagione delle Dolomiti aspettiamo tutti al prossimo appuntamento al Rifugio Città di Fiume, domenica 27 agosto, con il mago Manolo».(fdm)©RIPRODUZIONE RISERVATA