San Vito: a due anni dalla frana immobilismo del governo

Dal Corriere delle Alpi del 4 agosto 2017

San Vito. A due anni dall’evento, l’assessore regionale Bottacin attacca l’immobilismo del governo

«Frana, da Roma solo slogan e comparsate»

SAN VITO «Che fine hanno fatto i 100 milioni di euro promessi dal Governo all’indomani della frana a San Vito? » Se lo chiede Gianpaolo Bottacin, assessore regionale alla Difesa del suolo, due anni dopo la tragedia. Era il 4 agosto 2015 quando un evento meteorologico di eccezionale intensità si abbatté sulla Valboite, causando la morte di tre persone e provocando gravi danni. «In quei giorni», ricorda Bottacin, «il Governo, constatando la gravità dei fatti accaduti, dichiarò lo stato di emergenza e mise a disposizione i primi spiccioli per avviare i lavori di ripristino e messa in sicurezza delle aree danneggiate.

Fin dall’inizio appurammo tutti che erano necessari interventi davvero imponenti, per i quali non bastavano pochi euro, ma occorrevano moltissimi milioni. Nella foga delle dichiarazioni, il sottosegretario Gianclaudio Bressa, accompagnato dal deputato locale del Pd, Roger De Menech, promise ben 100 milioni di euro per il ripristino della situazione. Una volta dichiarato dal Governo lo stato di emergenza», prosegue l’assessore, «ci si aspettava che giungessero a breve anche le risorse. Pur in assenza di ciò, come Regione abbiamo contribuito alla messa in sicurezza delle aree anticipando più di 5 milioni di euro, oltre ad altri lavori che avevamo già predisposto per ragioni di sicurezza prima dell’evento.

Dopo 2 anni, tolto il lavoro delle strutture regionali, solo slogan e comparsate da parte degli esponenti governativi. Nell’immediatezza vennero messi a disposizione 1,6 milioni di euro. Mi auguro quindi che, se in questi giorni qualche esponente di Governo dovesse tornare in Valboite in occasione dell’anniversario della tragedia, lo faccia per darci risposte concrete con dati e finanziamenti certi, che non restino vuote parole buone solo per un lancio giornalistico agostano». (a. s.)