Treno in Cansiglio: «Questo è il futuro»

Dal Corriere delle Alpi del 9 agosto 2017

Il governatore Zaia vede in modo positivo la proposta che arriva dall’assemblea dei Cimbri

Treno in Cansiglio: «Questo è il futuro»

ALPAGO  Luca Zaia, che da un anno e mezzo sta coltivando il sogno del Treno delle Dolomiti, sorride all’ipotesi di un “concorrente” come il Treno del Cansiglio, proposto dall’associazione dei Cimbri. Il progetto è stato illustrato durante l’assemblea associativa di domenica, a Pian Osteria. Zaia sorride non di ironia, evidentemente, ma perché trova interessante l’emulazione che la sua idea sta provocando. «Non vedo assolutamente in maniera negativa queste proposte», ci confida. «La prospettiva non è affatto avveniristica, il treno si può fare e ritengo che non costerebbe neppure molto. Tra qualche anno, infatti, sulle rotaie che attraverseranno la foresta del Cansiglio potrebbe esserci materiale rotabile che andrà ad idrogeno, non inquinerà e sarà silenziosissimo. Si dovranno addirittura montare dei dispositivi acustici per avvisare dell’arrivo del convoglio nelle stazioncine che saranno implementate nella Piana».

L’associazione dei Cimbri sta recuperando a Vienna gli studi progettuali compiuti dagli austriaci, che cento anni fa avevano attivato un trenino per il trasporto del legname da una parte all’altra dell’Altopiano. Di quella struttura resta ancora la massicciata; c’è pure una galleria. Gli stessi Cimbri, confortati dell’appoggio dei sindaci del Cansiglio, stanno verificando l’opportunità di agganciare i Fondi interreg in collaborazione con le Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia.

«Questo è il futuro», è la sintesi di Zaia, in riferimento sia al trenino del Cansiglio che al più autorevole Treno delle Dolomiti. Per quest’ultima prospettiva ferroviaria, in Regione si attende la condivisione dei sindaci del Cadore, che maturerà subito dopo Ferragosto. Condivisione che al momento non è data per scontata; ci sono state, infatti, posizioni contrastanti, addirittura tra loro polemiche. E su questo Zaia non le manda a dire: «Queste polemiche rientrano nel cerimoniale di corte, soprattutto se ci troviamo nel Bellunese», chiosa il governatore. «Anzi, nel Bellunese ancora di più, nel senso che si litiga su tutto, quindi anche sul Treno delle Dolomiti. Però alla fine bisogna decidere, ci sono due percorsi tra cui scegliere: quello della Val Boite e quello della Val D’Ansiei.

Anche perché la parte più difficoltosa non sarà solo quella della progettazione, ma quella del reperimento dei fondi. Più tempo perdiamo adesso, più tardi arriverà il treno delle Dolomiti». Zaia non si infastidisce neppure davanti ad altre polemiche, quelle di chi azzarda che i soldi del Treno delle Dolomiti o dei Mondiali di Sci dovrebbero essere dirottati sulla messa in sicurezza di un territorio così fragile. «Sono partite finanziarie e di investimento che vanno per canali diversi», afferma il presidente. «Non è che si tolgano soldi alla sicurezza per fare il Treno o per i Mondiali». (fdm)