C’è l’intesa, il Nevegal non chiude

Dal Gazzettino del 3 ottobre 2017

C’è l’intesa, il Nevegal non chiude

Stagione invernale salvata in extremis. Il Nevegal, per l’ennesima volta, non chiude. Il Comune, tirato per la giacca dalla cordata di imprenditori che si è accollata l’onere di gestire il quasi ingestibile, ha dato una risposta che, per ora, soddisfa il consiglio di amministrazione dell’Alpe. Niente soldi, ma impegno nella promozione, nella manutenzione del verde e delle piste, la gestione dei servizi. Palazzo Rosso alleggerisce così il fardello della società privata. Ma sul piatto cala una ricetta più ampia, peraltro già tentata più volte in passato, pensando ad un nuovo futuro per il colle, slegato dallo sci. «Avvieremo un tavolo con l’Alpe» assicura Massaro.

IL SOLLIEVO
BELLUNO Adesso l’ufficialità è completa: il Nevegal non chiude. Non solo ci sarà una stagione invernale 2017-2018. Ma verrà progettata anche una «transizione verso una nuova vocazione turistica del Colle, che non guardi più solo allo sci». L’intenzione di Palazzo Rosso è chiara, ed è stata annunciata ieri congiuntamente con Alpe del Nevegal. Ogni cosa a suo tempo, però. La priorità è avviare l’inverno. E da dicembre neve permettendo, la Coca, il Campo Scuola e le altre piste potranno aprire con seggiovia e skilift. Parola dell’Alpe del Nevegal. Anche gli ultimi dubbi sono stati sciolti e adesso gli imprenditori che gestiscono la ski area possono avviare la manutenzione ordinaria degli impianti di risalita, in modo da essere pronti per l’inizio dell’inverno. «Il Comune ci assicura che ci darà una mano, seppur in ritardo – conferma Maurizio Curti, presidente di Alpe del Nevegal srl -. Per cui, possiamo avviare senza problemi la prossima stagione invernale. La fase di emergenza è finita. D’ora in poi si parlerà di programmazione. Intanto, abbiamo messo un punto fermo».

A metterlo, l’amministrazione comunale. Che ha deciso di continuare ad impegnarsi per il Nevegal. Come? Con una serie di piccoli aiuti all’Alpe. Non sono i 100mila euro che sembravano imprescindibili per il futuro immediato del Colle. Ma Palazzo Rosso ci va vicino, perché si sobbarcherà diverse operazioni che fino a ieri gravavano sulle casse dell’Alpe. A cominciare dalla promozione e dal marketing. Per concludere con le manutenzioni del territorio e con gli sfalci. «Finora ci eravamo occupati quasi esclusivamente del centro storico – sottolinea il sindaco Jacopo Massaro -. Adesso possiamo allargare l’attenzione anche al Nevegal. L’abbiamo sempre detto: non possiamo dare soldi ai privati. Possiamo però sgravarli da alcuni compiti, riportando in capo al Comune tutta una serie di operazioni. Continueremo la nostra attenzione al Colle con la manutenzione delle piste mtb e con il miglioramento dei servizi del Piazzale. Poi, sarà il Comune e non più l’Alpe a prendersi in carico la gestione del marketing turistico per il Nevegal».

Palazzo Rosso punta su una transizione verso un futuro slegato dallo sci. O quanto meno, non vincolato alla sola stagione invernale. «Avvieremo un tavolo con l’Alpe e gli altri operatori – dice Massaro -. Dobbiamo far crescere la capacità di programmazione del Colle». Una strada, peraltro, già tentata in passato.
Damiano Tormen