Cortina. L’ex aeroporto ritorna di proprietà comunale

Dal Gazzettino del 16 settembre 2017
 
Cortina. L’ex aeroporto ritorna di proprietà comunale

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Il rudere è ancora lì. Il 3 marzo 2015 il comune ottiene la risoluzione della convenzione; nel frattempo si apre un contenzioso, davanti al tribunale di Belluno, per stabilire le responsabilità dei danni. Il comune di Cortina può nuovamente disporre dell’area del vecchio aeroporto di Fiames, sette anni dopo l’affidamento alle aziende che avrebbero dovuto trasformarlo in un efficiente eliporto. Il provvedimento di restituzione al comune non comprende però l’hangar crollato, che permarrà in custodia alla ditta Esperia, concessionaria della struttura, sino a che il tribunale di Belluno avrà terminato gli eventuali accertamenti tecnici, che possono ancora rendersi necessari per definire le cause del crollo, avvenuto oltre tre anni fa, nell’inverno 2014.

«La restituzione dell’area è un importante risultato per la nostra amministrazione dichiara il sindaco Gianpietro Ghedina appena mi sono insediato ho seguito la situazione intricata che si era venuta a creare a Fiames ed oggi, con questo provvedimento, è possibile mettere un po’ d’ordine in quella zona fortemente degradata, ma strategica». Il recupero del decoro urbano, non soltanto nel centro del paese, ma anche in aree periferiche, fra cui Fiames con il suo aeroporto, era uno dei punti della campagna elettorale della lista Sistema Cortina del sindaco Ghedina. Oltre all’hangar crollato, ridotto a un ammasso di lamiere accartocciate, visibili anche dalla statale 51 di Alemagna, va infatti sistemato tutto il compendio, che vede reti di recinzione, un tendone provvisorio per accogliere l’elicottero dell’impresa Air Service, altri manufatti che danno un’immagine di disordine e degrado.

Tutto ciò mentre in paese si continua a parlare della proposta del gruppo Cortinairport, che intende progettare e realizzare una struttura del tutto diversa, un aeroporto per velivoli commerciali. Nel comunicare la notizia della restituzione dell’area al Comune, il sindaco Ghedina puntualizza: «Prosegue intanto la causa legale fra il comune ed Esperia, per quanto riguarda ogni profilo della vicenda, ma intanto i beni sono ritornati della disponibilità del comune, che li concesse con la formula della finanza di progetto, perché fosse progettata, sistemata e gestita quella struttura». E Cortina resta in attesa delle scelte e degli atti che possano dire che cosa ne sarà di quella pista, chiusa da oltre quarant’anni.