“Gestione dei corsi d’acqua nel contesto post-alluvione”, Pieve di C. 28-01-019
Pubblicato on 23/Gen/2019 in Comunicati, Eventi, NewsGESTIONE E MANUTENZIONE DEI CORSI D’ACQUA MONTANI NEL CONTESTO POST-ALLUVIONE. QUALI PRIORITA’?
lunedì 28 gennaio 2019 ore 18.00 – Pieve di Cadore, Auditorium Cos.Mo.
Terzo incontro di approfondimento promosso da: CIPRA Italia, WWF O.A. Terre del Piave, Mountain Wilderness, Italia Nostra sezione di Belluno, Libera Cadore presidio “Barbara Rizzo”, Ecoistituto Veneto “Alex Langer”, Comitato Peraltrestrade Carnia-Cadore, Gruppo Promotore Parco del Cadore. iniziativa sostenuta dal progetto HyMoCARES
Interverranno:
FRANCESCO BARUFFI Segretario Generale Autorità di Bacino Distrettuale delle Alpi Orientali
FRANCESCO COMITI Docente di idromorfologia fluviale e di mitigazione del rischio di alluvioni presso la Libera Università di Bolzano
NICOLA DALL’ACQUA Direttore dell’Area Tutela e Sviluppo del Territorio Regione Veneto
CAMILLO DE PELLEGRIN Sindaco del Comune di Val di Zoldo
ANDREA GOLTARA Direttore del Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale
NICOLA SURIAN Docente di geomorfologia fluviale presso l’Università di Padova
Moderatore Ezio Franceschini, giornalista
Comunicato stampa delle Associazioni promotrici
A seguito degli eventi di fine ottobre 2018, che hanno avuto effetti significativi su diversi corsi d’acqua bellunesi, si è riacceso il dibattito su quali siano le modalità più opportune per gestire i corsi d’acqua alpini. Nell’immediato post-alluvione ha avuto come al solito ampio spazio la voce di chi vede l’ulteriore artificializzazione di fiumi e torrenti come l’unica soluzione per “mettere in sicurezza” il territorio. La ricerca scientifica e molte esperienze concrete ci dicono però che spesso non è così.
Questo evento, terminata l’”emergenza” e in vista della realizzazione di interventi nelle aree colpite, vuole creare un’opportunità di confronto, nella convinzione che non esistono modalità di gestione certamente risolutive e applicabili ovunque e che la soluzione migliore vada cercata sulla base di un’adeguata comprensione del territorio e dei processi in gioco e tenendo conto degli effetti a scala di bacino.
L’incontro di Pieve di Cadore vuole fornire elementi per rispondere alle seguenti domande e per creare un percorso condiviso con le comunità locali:
– La gestione dei sedimenti e della vegetazione sono davvero due questioni separate?
– Come gestire il rischio alluvionale in un contesto di cambiamenti climatici e di eventi estremi sempre più frequenti?
– Come coniugare tutela degli ecosistemi con la gestione del rischio idromorfologico?
– In questa fase quali sono le priorità da affrontare e quali le opportunità?
La cittadinanza è invitata
Pieve di Cadore 22 gennaio 2019
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