Mountain Wilderness in Marmolada con proposte positive

Cavalese 5 aprile 2017

COMUNICATO STAMPA

Mountain Wilderness in Marmolada con proposte positive.

Sabato 8 aprile un gruppo di attivisti della associazione Mountain Wilderness Italia, In montagna per la difesa della montagna, salirà a Punta Rocca per portarvi la Tenda Gialla, tenda simbolo di decine di azioni tese alla difesa delle alte quote dagli assalti speculativi. I nostri attivisti pernotteranno in vetta per poi al mattino seguente scendere e risalire assieme ai manifestanti fino in vetta.

Per gli attivisti della associazione il confine sulla montagna non è argomento strategico. Dolomiti Monumento del Mondo a tutti noi, istituzioni, alpinisti e società civile, impone una visione capace di superare steccati, simboli di rottura e conflitto: in montagna non devono esistere confini. Lassù si sale per rimanere uniti: tante passioni, tante intelligenze, attraverso le azioni. In questa occasione, pur rimanendo contrari ad ogni ipotesi di nuovi impianti che possano raggiungere o solo sfiorare Punta Rocca, i nostri attivisti saliranno il versante Nord proponendo azioni positive.

Innanzi a tutto, visto che sul tema Regione Veneto e Provincia Autonoma di Trento rimangono assenti, vogliamo aprire un confronto, una discussione sul futuro di questa straordinaria montagna al fine di rendere esigibile in tempi brevissimi la strategia di sviluppo ratificata dalla Fondazione Dolomiti UNESCO.

Per la Marmolada vogliamo proporre a tutti i soggetti attori dello sviluppo un unico punto di partenza: la cultura del limite. Le vette sono simbolo del limite, ogni qualvolta l’uomo sbaglia, o come singolo o con proposte di sviluppo, la montagna non perdona. Proponiamo di investire in valori: natura, paesaggio, storia, escursionismo, qualità dell’offerta, sport inteso non solo come sci, ma anche e specialmente come arrampicata, ciclismo, contemplazione, comprensione dei silenzi.

In ogni tavolo di confronto al quale ci siamo seduti abbiamo sempre sostenuto in modo serio, tenace, il dovere del rilancio qualitativo dell’area di Fedaja partendo da temi che oggi sembra interessino pochi soggetti: l’accessibilità e una mobilità meno invasiva possibile, la sicurezza.

I nostri determinati SI:

* La sicurezza della strada di accesso;

* Il rifacimento della cestovia nel modo meno invasivo e più efficace possibile;

* La riqualificazione della montagna liberandola dai cippi e impalcature di vecchi impianti, investendo in qualità nelle aree di sosta;

* Incentivi affinché gli operatori turistici locali possano recuperare, anche dal punto di vista energetico, i loro esercizi;

* Definire e realizzare la ciclabile attorno al lago, attrattiva di caratura mondiale;

* Mettere in rete i vari musei della guerra, da Passo san Pellegrino a Serauta fino a Fedaja;

* Rimodellare la rete sentieristica, anche investendo su precisi temi naturalistici;

* Riguardo il collegamento fra le aree sciabili veneta e trentina sosteniamo il metodo più efficace, sostenibile ed economico: un servizio navetta, con mezzi elettrici, che colleghi i due versanti.

Sulle proposte qui articolate Mountain Wilderness chiede alle istituzioni la riapertura di un tavolo di confronto aperto, democratico che porti a decisioni rapide avendo presenti tre obiettivi: rilancio economico del passo Fedaja, riqualificazione qualitativa dell’intera montagna, investimento culturale e valoriale di lungo periodo.

L’iniziativa in Marmolada si svolge contemporaneamente ad una manifestazione che si tiene in Piemonte, nel Comune di Balme. Questa comunità ha vietato sul suo territorio ogni attività sportiva o turistica legata al mondo dei motori: elicotteri, quad, raduni motoristici. Per investire invece in sobrietà e qualità. Noi sosteniamo gli intenti e l’azione culturale proposta da questo territorio.

Ci attendiamo che gli amministratori pubblici della FONDAZIONE DOLOMITI UNESCO da subito armonizzino su tutte le Dolomiti, la legislazione che nelle Province di Trento e Bolzano vieta l’eliturismo e l’eliski. Stiamo proponendo un passaggio normativo semplice ed efficace, un atto di buona volontà degli enti pubblici teso a riportare dignità e valore all’intero patrimonio delle Dolomiti, un patrimonio oggi riconosciuto come bene naturale da tutto il mondo.

Il ritrovo dei partecipanti si terrà ai piedi della Marmolada, passo Fedaja, domenica 9 aprile ore 9.30. La salita in vetta, sia di chi la percorrerà con gli sci da scialpinismo che con le ciàspole, si terrà a gruppo unito. Ogni partecipante dovrà essere munito della attrezzatura tesa a garantire sicurezza personale e di gruppo.

Il Consiglio Direttivo

Mountain Wilderness Italia