Petizione popolare contro la realizzazione della variante di S. Vito
Pubblicato on 27/Mar/2017 in Petizioni - adesioniSan Vito di Cadore, li 26 marzo 2017
Petizione popolare contro la realizzazione della variante di S. Vito alla ss51 di Alemagna
PREMESSO CHE:
L’ANAS, in vista dei campionati del mondo di Sci Alpino assegnati a Cortina D’Ampezzo per il 2021, ha presentato un piano di viabilità teso a fluidificare esclusivamente il traffico verso detta località;
in tale piano sarebbe prevista una variante da realizzare in San Vito di Cadore, alla quale il Comune di San Vito ha replicato con una contro-proposta (illustrata alla cittadinanza presso la Sala Polifunzionale di San Vito il 3 marzo u.s.), anch’essa contenente pesanti criticità:
a) la realizzazione di un sottopasso nei pressi dell’asilo-nido per by-passare l’incrocio con la strada che scende al ponte di Serdes pone una pesante limitazione alla libertà di movimento dei bambini che sarebbero altresì direttamente esposti alle nocive emissioni del traffico veicolare;
b) la realizzazione di una rotatoria a Chiapuzza per il ricongiungimento con l’attuale Alemagna risulterebbe in pendenza creando enormi difficoltà ai mezzi pesanti soprattutto con il fondo gelato del periodo invernale;
c) la creazione di un’area a parcheggio, da utilizzare in inverno come area di sosta per i mezzi pesanti che dovranno montare le catene per affrontare la ragguardevole pendenza (7%) della strada che da Mosigo dovrebbe congiungersi con l’attuale strada statale, è inaccettabile in termini di impatto ambientale ed in palese contrasto con l’intento di migliorare la viabilità che sta alla base dell’intero progetto.
LAMENTIAMO CHE:
il progetto di deviazione della SS 51 di Alemagna è esclusivamente pensato per chi attraversa il paese per dirigersi altrove, piuttosto che per chi vi abita o villeggia;
il problema che si intenderebbe risolvere mediante un intervento definitivo e fortemente impattante si presenta solo in periodi dell’anno estremamente limitati (due settimane nel periodo natalizio e una settimana a cavallo di Ferragosto);
è un investimento di risorse pubbliche destinate a consumare il territorio di San Vito, a beneficio esclusivo di altri comuni;
queste risorse pubbliche non sono destinate ad investimenti utili per la popolazione sanvitese, quali la costruzione di parcheggi, la realizzazione di sottopassi pedonali, il potenziamento delle attrezzature e delle zone sportive, allestimento di verde pubblico, ecc.
CONSIDERATO CHE:
il territorio del Comune di San Vito di Cadore, situato nel cuore delle Dolomiti Bellunesi, presenta valenze ambientali uniche al mondo;
il Comune stesso da sempre si prefigge l’utilizzo delle risorse nel rispetto di uno sviluppo sostenibile, anche al fine di mantenere inalterate le caratteristiche naturali presenti;
le zone coinvolte dal progetto sono i prati a Sud del paese, che costituiscono una parte caratterizzante di un paesaggio che concorre ad attirare ogni anno migliaia di turisti;
le medesime zone sono per gli escursionisti un comodo accesso all’area denominata “la Zopa”, sulla quale pochi anni or sono state investite risorse per dotarla di una funzionale attrezzatura turistica;
in dette aree prative trovano altresì nutrimento molti animali selvatici che calano dal bosco della Vizza;
la loro perdita, oltre a peggiorare l’immagine del paese, costituirebbe un danno irreparabile per San Vito;
PER QUANTO SOPRA, RECLAMIAMO:
il mantenimento di tutte le caratteristiche e qualità che rappresentano un valore irrinunciabile per chi abita in San Vito e per chi ama questo paese come i turisti ed i villeggianti che ogni anno lo frequentano e sono da impulso ad una quota rilevante dell’economia locale;
la tutela della qualità della vita, poiché la variante in progetto elimina la salubrità dell’area sulla quale insiste un importante polo scolastico (asilo e asilo nido, scuola primaria di primo e secondo grado, liceo) e centro estivo molto frequentato dai figli dei lavoratori residenti;
la tutela dell’ambiente, poiché lo spostamento del traffico di 200 metri più in basso determina un peggioramento dell’inquinamento atmosferico sul fondovalle a causa dei frequenti di fenomeni di inversione termica; inoltre la variante, insieme alle altre opere previste dall’ANAS sulla statale di Alemagna, rischia di trasformarla in una strada camoniale, portando con sé pessimi effetti per popolazione, quali l’aumento del traffico pesante, l’aumento di emissioni nocive e, non meno importante, un drammatico aumento dell’inquinamento acustico;
la tutela delle attività commerciali, già ridottesi per effetto della crisi, che si affacciano nel percorso esistente e che trovano nei turisti di passaggio una primaria fonte di sostentamento;
Il patrimonio naturale enorme ed insostituibile di San Vito costituisce una ricchezza unica che tutti noi abbiamo il dovere morale di mantenere e preservare anche per le generazioni future. Invitiamo il signor Sindaco e la giunta comunale di San Vito di Cadore a:
rivedere la controproposta di cui alle premesse, tenendo conto della proposta alternativa formulata dalla Delegazione di San Vito dell’Associazione Commercianti, discussa presso la sede comunale il 9 novembre 2016 e in quell’occasione ivi depositata, che prevede per sommi capi:
a) il mantenimento del traffico lungo il centro attraverso l’attuale Alemagna;
b) creazione di una rotatoria all’altezza di piazza Serrantoni, per migliorare il flusso di auto alla confluenza con il traffico proveniente dalla ski area, dalla Statale e dalle vie limitrofe;
c) creazione di uno svincolo in sostituzione dell’attuale bivio che scende verso Serdes.
d) eliminazione dei parcheggi ai lati della Statale, con spostamento della carreggiata verso destra (in direzione Cortina) per eliminare i rallentamenti causati dalle auto che parcheggiano e si reimmettono nella Statale;
e) allargamento del marciapiede a sinistra (in direzione Cortina) davanti ai negozi ed ai locali, con conseguente ampliamento e miglioramento dell’area pedonale
proporre all’ANAS e/o a tutti gli enti competenti, oltre a quanto sopra, la realizzazione di sottopassi pedonali per consentire ai pedoni l’attraversamento della Statale senza causare fermate o rallentamenti del traffico passante.