A Cortina un’estate boom: la migliore in dieci anni

Dal Corriere delle Alpi del 2 settembre 2017

De Cassan e Alverà snocciolano dati di aumento dei turisti, soprattutto stranieri: moltissimi spagnoli

Un’estate boom: la migliore in dieci anni

BELLUNO L’estate 2017 è stata una delle migliori degli ultimi 10 anni. E il notevole afflusso di stranieri, specie nel mese di agosto, fa pensare agli albergatori che il “marchio” Unesco stia cominciando a dare risultati. «Abbiamo potuto notare un ventaglio di nazionalità molto ampio», hanno messo in risalto De Cassan e Alverà (nella foto). «Moltissimi gli spagnoli, ma anche turisti da tutta Europa. E chi arriva da zone come Austrialia, America e Giappone sente molto il richiamo delle Dolomiti Patrimonio dell’Umanità».

Lo stesso Caner ha ammesso che la “carta” Unesco dovrebbe essere utilizzata molto di più dal punto di vista promozionale. «Dobbiamo impegnarci per mettere in moto delle azioni. Non intendo solo come Regione, ma come territorio nel suo complesso», ha commentato. «Questo rappresenta una bella sfida e il prossimo obiettivo». Tornando ai dati sul turismo di quest’anno in montagna, il territorio bellunese ha registrato nel primo semestre, rispetto allo stesso periodo del 2016, una crescita dell’8%. Il trend positivo non riguarda solo gli arrivi, ma anche le presenze. «Queste ultime, dopo il calo degli ultimi anni, sembra stiano registrando una ripresa», ha evidenziato De Cassan. «I giorni dedicati alla vacanza nel nostro territorio hanno avuto un aumento. Speriamo però sia una tendenza duratura». «Per quanto riguarda l’estate 2017, avremo a disposizione i dati solo fra qualche settimana», ha aggiunto il presidente di Federalberghi. «Possiamo però già dire che il bel tempo ci ha aiutato tantissimo.

La situazione è stata positiva già da maggio, per poi raggiungere un picco a luglio e ad agosto: per questi due mesi pensiamo proprio che la crescita sia stata a due cifre. Ed è senz’altro positivo, visto che veniamo da una stagione invernale in cui è stata pagata l’assenza di neve».«Punto di forza della montagna bellunese e veneta è il fatto di essere costituita da luoghi preservati dal punto di vista naturalistico. Proprio quello che cercano oggi i turisti.

l tema della sostenibilità è importante», ha riflettuto Caner. «Questo aspetto ci caratterizza pure rispetto ai nostri vicini a statuto speciale». Sulla questione è intervenuto anche Gherardo Manaigo, presidente del Distretto Turistico delle Dolomiti e vice presidente della Dmo: «Nel mese di settembre porteremo avanti un’analisi del marketing territoriale, con l’intento anche di incentivare tra le imprese abitudini sostenibili. Ricordiamo che in provincia di Belluno ci sono per esempio 46 tipicità slow food che, insieme a diversi altri aspetti, rappresentano un patrimonio da valorizzare per attrarre il turista». (m. r.)