A seguito dimissioni Morandini da Dir. Fondazione Dolomiti Unesco

Cavalese 9 dicembre 2020
Lettera aperta di Luigi Casanova
Le dimissioni della dott.ssa Marcella Morandini dalla Fondazione Dolomiti UNESCO

Ho appreso in giornata delle dimissioni della dott.ssa Marcella Morandini dall’incarico di Direttrice della Fondazione Dolomiti UNESCO. Non vi è dubbio alcuno che la Fondazione, con questo abbandono, venga a perdere l’apporto di una persona preparata, forte di competenze specifiche nel tema della tutela della natura e del rispetto delle istituzioni.
Certo, fra noi ambientalisti e la direttrice vi è stato conflitto. Non poteva essere diversamente. Il nostro ruolo è quello di tutelare l’ambiente: questo ruolo deve essere svolto con rispetto verso chi pensa diversamente e con competenza, tecnica e scientifica, ma senza cedere su questioni cardine. Nel difendere la Fondazione la signora Morandini verso di noi è stata severa, meritavamo, ne sono certo, ben altre attenzioni. Noi le abbiamo sempre riconosciuto l’importante e delicato ruolo che ha svolto nella Fondazione, anche quando critici come nel piano propositivo. Se il piano di gestione nella sua definizione è stato costruito attraverso un metodo basato sulla ampia partecipazione il merito va ascritto alla dott.ssa Morandini e a chi in quel ruolo l’aveva preceduta, la dott.ssa Paola Matonti.
Sono seguiti i processi condivisi con l’associazionismo in tema di Impianti obsoleti, di regolamentazione del traffico sui passi dolomitici, di cura del paesaggio e delle aree protette, le linee guida dei grandi eventi in quota e dell’abuso dei mezzi motorizzati.
Purtroppo tale lavoro non ha trovato realizzazione pratica: la Fondazione è arenata in un immobilismo che deve preoccupare. Mountain Wilderness è stata costretta ad uscire dal collegio dei soci sostenitori: non è costume della associazione rimanere affogata in un pantano.
Tale sofferto abbandono è dovuto ad una classe politica, specialmente veneta e altotesina, incapace di condividere, di diffondere solidarietà, di avere visione sulla gestione di un ambiente tanto delicato e fragile. Le Dolomiti meritano ben altre attenzioni che non quelle di vedere definiti ulteriori inconcepibili collegamenti sciistici e imposizione di infrastrutture sempre più pesanti, accettare lo svolgimento di manifestazioni motoristiche sul territorio, abbandonare la cura del paesaggio e delle foreste.
Torno a manifestare un sentito ringraziamento all’impegno che ha assorbito per 7 anni la vita della signora Morandini. Auspico che chi la seguirà in questo ruolo sia forte della sua determinazione, delle sue conoscenze, della sua passione verso una gestione veramente sostenibile delle nostre terre. Lascio scorrere, nel modo più negativo possibile, ogni riferimento al mondo politico che governa i 5 territori provinciali e regionali.

Luigi Casanova, rappresentante di CIPRA Italia nella Fondazione fino a maggio 2020