Aeroporto Cortina, la palla passa alle Regole

Dal Corriere delle Alpi del 22 aprile 2017 –

Il tema sarà portato in assemblea nelle comunicazioni: documentazione insufficiente per discuterne all’ordine del giorno

Aeroporto, la palla passa alle Regole
Il presidente del comitato: abbiamo elaborato un progetto praticamente definitivo che a giorni verrà presentato agli organi di Stato.

CORTINA La riattivazione dell’aeroporto di Cortina sarà uno dei temi che il presidente delle Regole, Gianfrancesco Demenego, porterà all’attenzione dei consorti nell’assemblea generale di domani alle 16,30 all’Alexander Girardi. Le Regole sono interessate sia in quanto proprietarie dei terreni posti a sud dell’avio superficie di Fiames, sia perché l’area è al confine con il Parco naturale gestito dalle Regole stesse. L’argomento non è stato inserito all’ordine del giorno, ma solamente nelle comunicazioni, in quanto, secondo quanto scritto sul foglio di presentazione degli argomenti da trattare in assemblea, inviato nei giorni scorsi ai regolieri, «la documentazione presentata dal Comitato entro il termine del Laudo del 31 gennaio non era sufficiente».

Le Regole avevano concesso qualche giorno in più ai proponenti di Cortinairport per completare la documentazione, «ma quanto consegnato non risponde ai requisiti minimi previsti per legge e necessari per avviare la pratica». Cortinairport Restart Committee, così, ieri ha preso posizione per sottolineare gli sforzi fatti. «In una prima presentazione della documentazione necessaria alla richiesta di una possibile cessione in utilizzo di una porzione di territorio a sud della attuale pista», sottolinea Fabrizio Carbonera, «dall’istituto regoliero ci sono stati richiesti una serie di documentazioni a corredo. La prima documentazione inviata che chiedeva solo la disponibilità alla cessione veniva considerata insoddisfacente, tanto che l’istituto provvedeva a richiedere una ulteriore cospicua integrazione comprendente anche progetti definitivi, definizioni operative e strutturali definitive, individuazione e definizione di aree certe in concambio dei terreni concessi ed altro che, in una situazione di incertezza del posizionamento della pista ed in merito alla normativa aeroportuale internazionale che stava traslando da Enac ad Easa, ci rendeva estremamente difficoltoso e in parte inutile dare conforto per tutto quanto richiesto». Un ulteriore sforzo è stato tuttavia fatto da Cortinairport elaborando anche un progetto «ancora più rispettoso dell’ambiente circostante con pesanti miglioramenti ed utilità anche in favore dell’istituto stesso», con circa 500 pagine di documenti e – sottolinea Carbonera – «una costosissima Valutazione di impatto ambientale, per legge non obbligatoria per il tipo di pista prevista dal progetto».

Carbonera sottolinea che dall’istituto regoliero è arrivata l’apertura ad «una possibile ipotesi di cessione dei terreni ed a una nuova presentazione straordinaria ai soci. Sulla base di questa risposta, Cortinarport ha provveduto ad elaborare un progetto praticamente definitivo che a giorni verrà presentato agli organi di Stato (Enac) per le concessioni aeronautiche e ha presentato fin dal febbraio al Comune una proposta commerciale ufficiale per la riattivazione delle attività aeronautiche e per l’affitto della zona aeroportuale».

«In qualsiasi momento Cortinairport si rende disponibile ad incontrare sia le forze economiche sia la cittadinanza e i componenti dell’antico sodalizio, per continuare quel discorso di collaborazione che ritiene sia necessario ed ineluttabile ogni qual volta si intraprendano strade che coinvolgono le realtà locali e sociali», si legge ancora nella nota firmata da Fabrizio Carbonera, presidente del Comitato.

Marina Menardi