Aeroporto, «il progetto è più green»

Dal Corriere delle Alpi del 14 marzo 2017

Aeroporto, «il progetto è più green»

Carbonera serra i tempi: dopo le piccole modifiche, gli imprenditori attendono che il Comune indichi i prossimi passi

CORTINA. Prosegue l’iter progettuale per riaprile l’aeroporto Sant’Anna di Fiames: Cortinairport, la cordata di imprenditori guidata dal pilota Fabrizio Carbonera, spera di farcela in tempo per Cortina 2021. Lo scalo fu inaugurato nel 1962, sei anni dopo i Giochi olimpici invernali. Nel 1976, però, fu chiuso in seguito all’incidente del Cessna 206 che, schiantatosi a terra dopo il decollo per il forte vento, causò la morte di sei persone. A tutt’oggi a Fiames atterrano solo elicotteri, ma l’obiettivo di Carbonera è di riaprire lo scalo nel 2018.

«Noi stiamo lavorando tantissimo», ammette Carbonera, «abbiamo avuto vari incontri, in municipio, con il commissario De Rogatis. Il progetto ha subito piccole modifiche ed è ancora più green. Ora stiamo attendendo che dal Comune ci indichino come procedere nella progettazione». Nel contempo si lavora per preparare la documentazione che dovranno vagliare i regolieri.

«In primavera», spiega Carbonera, «si riunirà l’assembla delle Regole d’Ampezzo, alla quale chiediamo 400 metri di terreno di sua proprietà per allungare l’attuale pista di atterraggio e portarla a 1600 metri. Abbiamo fatto realizzare due studi sull’impatto ambientale a due società diverse, che consegneremo anche alle Regole. Entrambi gli studi hanno evidenziato come il nostro progetto sia assolutamente in linea con i vincoli ambientali imposti da Regione e Provincia. Attendiamo le indicazioni del Comune e poi produrremo quei supplementi di indagine che ci hanno chiesto le Regole. Siamo soddisfatti, in quanto per ora le Regole non ci hanno detto né sì, né no, ma stanno dialogando con noi. Abbiamo affidato un incarico ad un ingegnere specializzato nella sicurezza per allegare ai documenti anche l’analisi rischi».

L’idea di Cortinairport prevede l’arrivo a Cortina di velivoli da un minimo di 12 posti ad un massimo di 39, per un investimento da parte di privati tra i 20 e i 24 milioni. Il 5 maggio, Gherardo Manaigo, componente di Cortinairport, presenterà il progetto a Cà Sagredo, a Venezia. «Con Venezia e il Principato di Monaco», spiega Carbonera, «abbiamo creato un progetto che si chiama Trois Villes che, attraverso una serie di eventi tra loro collegati, si pone come obiettivo la creazione di un network di persone che condividono l’amore per l’arte, la musica, la cultura e le tradizioni del territorio. Venezia, Cortina e il Principato di Monaco diverranno palcoscenico di eventi unici, partendo il 5 maggio dalla Serenissima.

Condivideremo racconti di talenti, di eccellenze, di coraggio imprenditoriale, attraverso il linguaggio universale delle arti e dei mestieri. Abbiamo unito, grazie al consolato del Principato a Venezia, rappresentato da Anna Licia Balzan, e a Gherardo Manaigo, tre eccellenze con lo scopo di organizzare grandi eventi culturali che incrementino il turismo d’eccellenza; che è poi il turismo che usufruirà del nostro aeroporto».

Alessandra Segafreddo