«Alemagna», i primi lavori. Luci e asfalto nelle gallerie.
Pubblicato on 15/Ott/2016 in NewsDal Corriere del Veneto del 15 ottobre 2016
«Grandi cantieri tra 2 anni, ora interventi tra Longarone e Ospitale»
«I grossi cantieri potrebbero tra un anno e mezzo o due anni, ma le prime operazioni inizieranno già la prossima settimana». Il presidente di Anas, Gianni Vittorio Armani, delinea così il futuro dei lavori lungo la statale «Alemagna» in vista dei Mondiali di sci alpino a Cortina 2021. Venerdì un lungo sopralluogo lungo l’arteria di collegamento tra Longarone e Cortina. Nel piano Anas da 150 milioni di euro (di cui 70 spendibili subito e 80 da trovare), si prevedono diversi miglioramenti, tra cui spiccano le quattro varianti di Tai di Cadore, Valle, San Vito e Zuel a Cortina. Prima del 2018, però, sarà difficile vedere gli escavatori al lavoro. Però da lunedì già previsti interventi di manutenzione alle luci e asfaltature nelle gallerie tra Longarone e Ospitale.
«Ci vorranno 8-10 mesi per le autorizzazioni ambientali, altri 6 mesi per il progetto esecutivo e una decina di mesi per gli appalti » precisa Armani. I grandi cantieri partiranno tutti insieme e, a quel punto, sarà corsa contro il tempo. «La sfida è grande, il 2021 è dopodomani e ci vorrà un grande impegno istituzionale » commenta il presidente di Anas. Inoltre, la frana di Acquabona incombe sempre sulla carreggiata: Anas ha già speso 500 mila euro per proteggere l’«Alemagna », ma bisognerà creare nuovi sistemi di accumulo e smaltimento del materiale che si accumula nelle vasche a monte della strada, investendo 2,4 milioni di euro. «In vista del Mondiale non ci sono da sistemare solo le strade, ma anche la ferrovia e la banda larga Internet: secondo me ce la possiamo fare» si sbilancia il deputato del Pd Roger De Menech che ha accompagnato Armani e i tecnici Anas durante i sopralluoghi. «Questa dev’essere la nostra occasione per sistemare la mobilità provinciale» gli ha fatto eco la presidente della Provincia, Daniela Larese Filon. La ferrovia, intanto, viaggia verso l’elettrificazione, almeno in Valbelluna.
Per il futuro si punta verso Calalzo e, magari, Cortina. «Abbiamo già ordinato nove treni “Caravaggio” per le ferrovie bellunesi – annuncia l’assessore regionale alle Infrastrutture, Elisa De Berti – Si tratta di treni elettrici al posto delle vecchie locomotive diesel». Quindi, fa intendere, si dà per scontato che l’elettrificazione della ferrovia in Valbelluna vada a buon fine. «Poche Regioni hanno un accordo-quadro con Rfi (Rete ferroviaria italiana, il gestore dei binari, Ndr) per l’elettrificazione – ricorda – Solo quello che finisce nel documento poi viene sicuramente finanziato». Intanto si studiano le possibilità di collegamento tra Calalzo e l’Alto Adige, un corridoio ferroviario che faciliterebbe anche i collegamenti con l’Austria. Quella dell’autostrada, d’altronde, pare non essere un’ipotesi gradita oltreconfine. La vicegovernatrice del Tirolo Ingrid Felipe chiude la porta al prolungamento dell’A27. «In Tirolo – spiega in un’intervista – puntiamo su rotaia e trasporto pubblico, ampliare contemporaneamente la rete stradale sarebbe un controsenso».