Alla ricerca di un nuovo presidente per la Fondazione Cortina 2021
Pubblicato on 6/Apr/2017 in NewsDal Corriere delle Alpi del 5 aprile 2017
«Vogliamo un nuovo presidente che sia espressione del territorio» le categorie economiche all’unisono
CORTINA. Una persona che non sia calata dall’alto e che sia competente affinché il lavoro proceda spedito. E’ questo quello che le categorie economiche e turistiche del territorio chiedono alla Federazione italiana degli sport invernali che prossimamente dovrà nominare il sostituto di Riccardo Donadon.
In paese in pochi credono che Donadon abbia mollato per troppi impegni lavorativi e le ipotesi su quali potrebbero essere le “reali” motivazioni si sprecano; alcune strampalate, alcune più probabili, ma di certo non vi è nulla. Ora la Fondazione è senza il presidente e alla guida dell’organizzazione dei Mondiali, secondo i cortinesi, dovrà andare una persona che conosca ambiente sciistico e territorio ampezzano.
«Ci dispiace che Donadon abbia lasciato», ammette Gianluca Lorenzi dell’Associazione albergatori, «perché è un grande imprenditore ed era una garanzia per il successo dei Mondiali. Spero che la scelta del presidente della Fisi, Flavio Roda, sia all’altezza e che sia condivisa con il territorio. Sino ad ora infatti si è sempre lamentato di aver dovuto subire dall’alto le decisioni prese altrove; ora sarebbe più che opportuno che le scelte venissero prese anche a Cortina con i cortinesi. Se attorno ai Mondiali si crea la giusta condivisione ne guadagneremo tutti. E’ positivo il fatto che rimanga l’amministratore delegato Paolo Nicoletti, che è operativo sin dal primo giorno, e che ha dimostrato anche con la Coppa di avere le caratteristiche giuste per gestire i grandi eventi. Il fatto che ci sia Nicoletti rende le dimissioni di Donadon meno gravi».
Sullo stesso tono si esprime l’Ascom locale. «I Mondiali sono un’importante opportunità di crescita per il paese», ammette Marco Genova, «e, sebbene dispiaccia che Donadon abbia lasciato la Fondazione, ci auguriamo che si possa proseguire nel migliore dei modi, speditamente, coinvolgendo sempre più le realtà locali. Il nuovo presidente dovrà sicuramente essere una figura condivisa dal territorio».
Anche gli impiantisti chiedono che venga nominato un addetto ai lavori che conosca Cortina, il mondo dello sci e la gestione dei grandi eventi.
«Ci siamo meravigliati che un uomo dell’esperienza di Donadon abbia accettato l’incarico per poi lasciarlo perché era troppo impegnativo a livello di tempo», ammette Enrico Ghezze, presidente degli Impianti a fune, «e perciò riteniamo che il vero motivo che ha portato alle dimissioni non lo sapremo mai. Noi, come impiantisti, non siamo stati coinvolti nel consiglio della Fondazione né da Franceschi né da Donadon. Ora mi auguro che le cose cambino. Donadon, se voleva andarsene, avrebbe dovuto segnalare immediatamente il suo successore per evitare tempi morti: più passa il tempo e meno ne resta sino al 2020. Speriamo che il prossimo presidente non venga imposto dall’alto, che conosca Cortina e che sia un addetto ai lavori capace. Donadon ci lascia purtroppo un brutto ricordo ed un brutto logo». (a.s.)