Olimpiadi 2026, l’allarme delle Associazioni per il commissariamento straordinario

 

Olimpiadi di Cortina 2026, l’allarme delle associazioni: ”Si punta al commissariamento straordinario per recuperare i ritardi nei lavori a scapito dell’ambiente”
Otto associazioni ambientaliste hanno deciso di sottoscrivere un documento attraverso il quale si chiedono risposte al Governo. “L’impressione – spiegano le associazioni – è che si punti al commissariamento straordinario degli interventi per recuperare l’evidente ritardo sulla tabella di marcia dei lavori, tutto ciò a scapito degli impatti ambientali che le opere in corso e in progetto avranno sui territori”

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CADORE:  “Forte preoccupazione per il grave impatto ambientale che rischia di essere provocato dalle opere previste per le Olimpiadi invernali Milano-Cortina del 2026”. E’ questa l’allarme che viene lanciato da diverse associazione di protezione ambientale riunite in un tavolo di lavoro congiunto. Un allarme messo nero su bianco e sottoscritto dai presidenti di Cai – Club Alpino Italiano, la Federazione Nazionale Pro Natura, Italia Nostra, Legambiente, Lipu – Lega Italiana Protezione Uccelli, Mountain Wilderness Italia, Touring Club Italiano e il Wwf – World Wildlife Fund.
 
La preoccupazione, spiegano le associazioni, è aggravata sia “dall’assenza di informazioni” sulle modalità di progettazione e di realizzazione che dovrebbero essere rilasciate con urgenza dai Ministeri competenti (Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili e Ministero della Transizione Ecologica) sia “dalle procedure in corso che tendono nei fatti a eliminare la Valutazione Ambientale Strategica per recuperare il dichiarato grave ritardo sulla tabella di marcia delle opere”.

Già in passato le stesse associazioni hanno spiegato in una lettera come le Olimpiadi e le Paralimpiadi siano una straordinaria occasione di fratellanza e di pace tra i popoli e nello stesso tempo di crescita della consapevolezza dei valori ambientali e aveva anche spiegato ai ministeri che potrebbero essere state un’occasione per dimostrare di essere all’avanguardia nell’applicazione degli standard e delle procedure ambientali in coerenza con l’impegno assunto con il Contratto di assegnazione dei Giochi.

“Dopo quasi un anno – continuano le associazioni – non abbiamo avuto alcuna risposta a quella lettera che chiedeva coerenza, trasparenza nelle informazioni sulle opere e un fattivo coinvolgimento delle associazioni di protezione ambientale che, almeno fino a oggi, non hanno avuto accesso ai progetti relativi alle opere previste per i Giochi”.

La mancanza di una risposta ha creato nelle Associazioni una forte preoccupazione per il grave impatto ambientale che rischia di essere provocato dai Giochi. L’impressione, spiegano, è che “si punti al commissariamento straordinario degli interventi per recuperare l’evidente ritardo sulla tabella di marcia dei lavori, tutto ciò a scapito degli impatti ambientali che le opere in corso e in progetto avranno sui territori”.

Da qui la richiesta ai ministeri competenti di un Piano unitario e il relativo Rapporto Ambientale riguardanti le opere e gli interventi essenziali; la Valutazione Ambientale strategica estesa all’incidenza delle variazioni di uso del suolo e alle dinamiche del carico insediativo e che venga data risposta alle richieste e alle osservazioni fatte fino ad oggi.