Amarezza a Soverzene per la bocciatura del progetto Terna

Dal Corriere delle Alpi del 29 luglio 2017

Tanta amarezza a Soverzene. «Non era il meglio, ma avrebbe liberato il territorio da 115 tralicci»

 

SOVERZENE Amarezza a Soverzene per la bocciatura del progetto Terna da parte dei Beni Culturali che, di fatto, ritarda ulteriormente lo spostamento dei tralicci dal paese.

«Dal 2004», spiega il sindaco Gianni Burigo, «alcuni Comuni hanno intrapreso con Terna un percorso di concertazione preventiva che ha comportato numerosi incontri e sopralluoghi. Tale concertazione si era conclusa otto anni fa con la firma di due Protocolli di Intesa con le istituzioni territoriali coinvolte. Se all’inizio del percorso c’erano state delle incomprensioni, negli anni successivi sono state accolte le richieste del territorio, garantendo che il nuovo tracciato fosse rispettoso quantomeno delle distanze dai fabbricati».

«Forse è il caso di ricordare», continua Burigo, «che Terna non è obbligata a effettuare questo intervento e quindi i disagi continueranno a persistere, così come l’impatto visivo di 115 tralicci che non saranno tolti, di quasi 20 chilometri di linee elettriche che rimarranno al loro posto e di quei 900 edifici che non saranno liberati dall’opprimente presenza delle linee elettriche.Parlo di 60 ettari di territorio.

Sia ben chiaro che a tutti piacerebbe avere il meglio, ma forse ci sfugge il fatto che non ce lo possiamo permettere, a meno che qualcuno non abbia risorse proprie da mettere sul tavolo, e che con i soldi degli altri è necessario purtroppo scendere a compromessi. Se bocciare il tutto significa non migliorare, per quel che possiamo, il contesto paesaggistico e preservare ulteriormente la salute pubblica, lasciamo stare tutto com’è».

(e.d.c.)