Appello Anas alle ditte «Tempi da rispettare»

Dal Corriere delle Alpi del 1 ottobre 2017

In vista degli appalti per l’Alemagna Granati si augura un «elevato senso di responsabilità delle imprese in sede di gara ed esecuzione dei lavori»
Appello Anas alle ditte «Tempi da rispettare»

LONGARONE Un appello alla responsabilità delle imprese affinché i cantieri per i Mondiali di sci che Cortina organizzerà nel 2021 vadano avanti spediti. Ieri mattina, all’edizione zero di Dolomiti Snow, la fiera organizzata da “I buoni motivi” che accompagnerà il percorso dell’intera provincia sino alla rassegna iridata, Stefano Granati, sub commissario Anas, che si occupa degli interventi sulla viabilità, previsti e finanziati dal Governo, in vista dei Mondiali, ha lanciato un preciso appello alle imprese. «Il crono programma dell’iter relativo agli interventi sulla viabilità per ora è stato rispettato e non c’è motivo di credere che non lo sia per il futuro», ha premesso Granati, «noi siamo in linea con i tempi previsti e se tutto va come deve andare le opere saranno realizzate per il 2021, molte termineranno anche prima.

Io mi auguro ci sia un senso di responsabilità elevato da parte soprattutto delle imprese in sede di gara e di esecuzione dei lavori. Se dopo aver assegnato le opere, in base alle gare, come spesso avviene, il secondo classificato o uno degli altri esclusi ricorre alle vie legali con un esposto al Tar i tempi si allungheranno. Noi non possiamo intervenire sui tempi della giustizia amministrativa, che però sappiamo essere lunghi. Lo stesso dicasi per i tempi dei cantieri. Noi indichiamo un preciso crono programma, ma l’impresa che vince l’appalto deve assumersi la responsabilità di rispettarlo, di lavorare con serietà».

Non sarebbe infatti la prima volta che in Italia un cantiere viene chiuso per problemi legati alla ditta che vince l’appalto; a volte capita che si prosegua con subentri di altre ditte: tutte operazioni che comportano allungamenti della conclusione dell’opera. A più riprese ieri Granati, davanti ad una platea di amministratori, autorità militari, tecnici dello sport, imprenditori vari, ha sottolineato che i tempi sono quelli previsti, salvo colpi di scena fuori dalla portata di Anas.

A livello di viabilità si lavora su due fronti. Con un budget di 172 milioni di euro sta programmando gli interventi sull’Alemagna da Pian de Vedoia a Cima Banche. Sono poi previsti altri 70 milioni di euro per investimenti in Comelico, sulla 52, dove è in fase di decisione la scaletta delle priorità degli interventi. «Abbiamo condiviso il percorso con il territorio locale fin dall’inizio», ha ricordato Granati, «e siamo arrivati a definire i vari interventi. Fin qui abbiamo rispettato i termini previsti dal decreto legge 50. Abbiamo già svolto alcune conferenze di servizi e continueremo nelle prossime settimane»

.Le future conferenze si riuniranno a Mestre il 16 e il 17 ottobre per le opere inerenti le sistemazioni idrauliche sull’Alemagna, la rettifica di alcune curve, la sistemazione di muretti, la posa di para massi, e interventi su Acquabona, dove sotto la frana del Sorapis verranno realizzati 4 tombotti, per far defluire l’eventuale liquido di colata al torrente Boite.

Dal 27 al 30 novembre si riuniranno poi le conferenze inerenti le quattro grandi varianti ai centri abitati di Tai, Valle, San Vito e Cortina del valore di circa 30 milioni di euro ciascuna, che miglioreranno notevolmente la sicurezza della circolazione veicolare e la qualità del territorio, togliendo il traffico pensante dai centri abitati.«Dopo le conferenze di servi», ha reso noto Granati, «si passerà alla progettazione esecutiva ed alle gare d’appalto per realizzare le opere».

I primi cantieri verranno aperti entro giugno 2018 e saranno relativi a tutte le opere minori, ma di fondamentale importanza per migliorare la viabilità sull’attuale Alemagna: si tratta di allargamenti di curve, sistemazioni di ponti, migliorie al tracciato esistente. I cantieri inerenti le circonvallazioni verranno invece aperti nell’autunno del 2018. «Per il 2021 le opere saranno terminate», ha concluso Granati, «salvo lungaggini fuori dalla nostra portata. L’iter è stato condiviso dall’inizio. Si è voluto fare sistema e questo sta funzionando. Per il futuro è fondamentale che anche le imprese private si sentano parte attiva della riqualificazione in vista dei Mondiali e assumano la responsabilità di realizzare le opere al meglio, nei tempi previsti».

Alessandra Segafreddo