Auronzo, la colata di fango vicina alle case
Pubblicato on 9/Ago/2017 in NewsDal Corriere delle Alpi dell’8 agosto 2017
AURONZO La frana venuta giù dal Popena nella notte tra venerdì e sabato preoccupa turisti, residenti e operatori di Misurina. La colata detritica che ha interessato la frazione Miralago si è fermata trecento metri più a monte dell’hotel Lavaredo e del ristorante Edelweiss ma le nuove precipitazioni di sabato, a tratti anche a carattere intenso, l’hanno riattivata pericolosamente col fango che ha raggiunto le prime abitazioni più in alto.
L’amministrazione comunale ha avviato la procedura di intervento trovando il supporto di Regione e Provincia mentre la squadra di protezione civile è stata incaricata di monitorare costantemente la zona, anche di notte con l’ausilio di un faro. «Si tratta principalmente di fango», spiega il sindaco Tatiana Pais Becher, che ha monitorato di persona l’evolversi della situazione. «Non c’è motivo di creare allarmismi, ma restiamo vigili anche alla luce delle nuove precipitazioni.
Devo ringraziare l’assessore Bottacin che si è attivato immediatamente per venire incontro alle nostre richieste di intervento. Ero molto preoccupata. Il sostegno è arrivato in tempi celeri con l’attivazione del protocollo istituzionale, questo ci aiuta a stare più tranquilli».L’intera area a monte dell’abitato di Miralago è stata perlustrata da un team di geologi in collaborazione con i tecnici provinciali, controllo che si è ripetuto anche nella mattinata di domenica senza tuttavia riscontrare situazioni di pericolo.
Un ulteriore sopralluogo si è tenuto ieri. Gli smottamenti hanno interessato una vasta zona intorno al lago di Misurina, non solo quella situata alle pendici del Popena. Una frana di grandi dimensioni ha colpito la val d’Onge dove la strada d’accesso era stata ripristinata solo venerdì. «Paesaggio spettrale, snaturato», fanno sapere alcuni testimoni.Preoccupazione anche in località Val Bona dove un ponte sul fiume Rudavoi è stato spazzato via e la pista ciclabile risulta interrotta. L’allerta resta alta anche sulle Tre Cime dove è stato chiuso il vallon Lavaredo colpito da una serie di frane, anche di enormi dimensioni, registrate in punti diversi.
Gianluca De Rosa