Belluno, estate da tutto esaurito

Dal Corriere delle Alpi del 28 agosto 2017

Via vai di visitatori all’ufficio di piazza Duomo, soddisfatti gli albergatori. Poloni: «Serve un coordinamento provinciale, questo è il futuro del territorio»

Belluno, il turismo vola «Estate da tutto esaurito»

BELLUNO  Un’estate da incorniciare per il turismo bellunese. La stagione non è ancora finita e i dati ufficiali non sono ancora disponibili ma questa è la sensazione generale tra chi lavora nel settore turistico. A partire dagli albergatori, molto soddisfatti della tendenza che ormai dallo scorso anno vede arrivare a Belluno turisti stranieri ed italiani che scelgono la città splendente per un piacevole intermezzo culturale in mezzo a tanta meravigliosa natura.

«Nella settimana di Ferragosto si faceva fatica a trovare posti letto per i turisti che si rivolgevano a noi» spiega Alessandra Maccagnan, che lavora all’ufficio turistico di piazza Duomo a Belluno, «per una coppia di svedesi ho davvero temuto di dover trovar una soluzione di emergenza. Per fortuna poi abbiamo scovato un alloggio».Anche nell’era di internet sono tanti i visitatori che si rivolgono all’ufficio turistico per trovare una sistemazione per la notte. «Si tratta ad esempio di stranieri che arrivano a piedi o in bicicletta» continua Alessandra, «gli italiani in genere sono già organizzati e passano per informazioni su attrazioni culturali o eventi».

Hanno abbondantemente superato quota 5 mila gli accessi all’ufficio turistico di piazza Duomo, un po’ meno rispetto allo scorso anno. «Ma noi ne intercettiamo solo una parte» spiega Renzo Poloni, presidente della fondazione Teatri delle Dolomiti, che gestisce per conto del Comune e dell’Unione montana la struttura. «In città la sensazione è che ci siamo molti più turisti rispetto allo scorso anno e la stagione non è ancora finita. I margini di miglioramento ci sono sicuramente e per questo io credo che sia necessario un coordinamento a livello provinciale.

La cultura e il turismo possono giocare un ruolo importante per il futuro del Bellunese più di altri settori, bisogna puntare su questo».È d’accordo anche Matteo Alquati, che da questa primavera ha deciso di investire proprio nella ricettività turistica aprendo un bed & breakfast a Mussoi. «L’attività è cresciuta di mese in mese» spiega, «io lavoro quasi esclusivamente via internet e sarei ben felice di vedere crescere il turismo in città. Ma per questo serve fare rete in tutta la provincia».

Soddisfatti anche i grandi alberghi della città.Dall’Albergo delle Alpi – «Abbiamo lavorato bene sia con i turisti che con la clientela business» spiega Angelo Caneve – all’hotel Europa Executive: «lo scorso anno è stata una bella estate e quest’anno è ulteriormente migliorata» commenta Elena Pison, «c’è stato un grosso miglioramento. L’unico appunto che mi sento di fare è che servirebbe spalmare gli eventi, invece di concentrarli. Occasioni come i mondiali di paracadutismo e il rally sul Nevegal portano molta gente e in quei momenti i posti scarseggiano».

Molti turisti scelgono di visitare Belluno come intermezzo rispetto alle escursioni in montagna. «Siamo in vacanza ad Alleghe» spiega una famiglia tedesca, «Belluno è beautiful».«Frequento spesso la città» commenta Luca, sceso dall’alta via insieme al figlio Riccardo e di rientro a Rovigo, «molti degli stranieri che ho trovato per strada li ho incontrati anche in centro. In questi anni ho visto cambiare i rifugi, sono diventati molto più tecnologici».