Bonaretti: sia Autovie sia A22 andranno a gara

Dal Corriere delle Alpi del 31 ottobre 2017

Il capo di gabinetto Bonaretti: «L’in house non è in Stabilità senza emendamenti sia Autovie sia A22 andranno a gara»
«Nessuna strada finirà in un campo»

VERONA Mauro Bonaretti è il capo di gabinetto del ministro Graziano Delrio. Ieri a Verona, per i 65 anni della Brescia-Padova, ha confermato 50 miliardi di investimenti già programmati per rafforzare la catena logistica» e annunciato il licenziamento, a giorni, di due importanti decreti in tema di infrastrutture: il primo sull’avvio della procedura del dibattito pubblico per coinvolgere il territorio negli investimenti, il secondo per la sperimentazione in Italia dei veicoli autoguidati su strada. Bonaretti si è detto ottimista su una soluzione per il tratto trentino della Valdastico, precisando che «nessuna autostrada può finire in un campo, ma deve essere connessa in rete, meglio se europea».

Anche la Valdastico non si deve fermare in un campo? Come procedono i lavori del tavolo avviato con Trento?«Vedo molto positivamente il tavolo avviato, sono state avanzate richieste ragionevoli da parte di tutti, ora si deve andare avanti trovando soluzioni attente alla sostenibilità e al territorio ma anche allo sviluppo dei corridoi europei. E in questo scenario la connessione dell’A4 con l’A22 è di grande importanza. Il Trentino ha sempre avuto la disponibilità di discutere di percorsi connessione: che poi l’arteria a Nord sia un’autostrada a pedaggio o una superstrada fa parte della discussione ma riteniamo ci siano margini ragionevoli per essere ottimisti».La dirigenza dell’A4 ha espresso timori per il prossimo cambio di interlocutore al Mit ma anche il Trentino nel 2018 potrebbe avere una nuova geografia politica…«L’auspicio che l’opera vada a buon fine deve valere a prescindere dall’interlocutore, c’è un protocollo d’intesa firmato dalle Regioni e anche da noi. Non capisco perché non possa andare avanti». Il protocollo però prevede che entro il 2018 si trovi un accordo.

Potrebbero non bastare i tempi?«Noi ce la mettiamo tutta e finché questo governo sarà in carica, farà la sua parte».La concessione dell’A4 è legata alla Valdastico Nord. C’è una deadline entro cui poi l’Europa può chiedere la gara?«C’era una deadline europea ma non ci sono ora richieste particolari: l’Europa sta monitorando e segue costantemente il progetto, consapevole delle difficoltà ma anche delle opportunità. Il rischio vero del Trentino oggi è il traffico della Valsugana che andrà sistemata e migliorata, così come previsto dal contratto di programma. Una scelta fatta per evitare un sovra-dosaggio di autostrade. L’accordo dovrebbe essere questo e l’Ue lo sa». E cosa dice l’Ue degli affidamenti in house Autovie e A22?«Le concessioni sono già scadute, le newco in house entreranno con la legge di Stabilità già presentata al Parlamento. Attualmente nel testo non ci sono, può essere che rientrino con gli emendamenti. Se questo non avverrà, si andrà a gara come tutte le autostrade. Serve comunque una norma per fare l’in house».

Ma le concessioni sono già scadute da mesi. «Sì e allo stato attuale, non avendo ancora risolto la questione in house, sono in gara». Per Autovie ci sono problemi all’entrata di Anas nell’in house?«È sempre una questione normativa. Serve una norma e anche un accordo con l’Europa». Il dibattito pubblico sarà applicabile anche alla Valdastico?«Il dibattito pubblico è un decreto attuativo di una norma prevista dal codice degli appalti per le opere complesse e per soluzioni condivise. Dopo una gestazione complessa, il decreto è oggi in fase di perfezionamento e a breve verrà emanato dal Parlamento. Può essere che le istituzioni, qui, ritengano importante avviare un dibattito non sul “se” fare l’opera ma sul tipo di tracciato, sì o no pedaggio…».

Eleonora Vallin