Buon 2017 Bellunesi, riprendetevi in mano il futuro
Pubblicato on 7/Gen/2017 in NewsDal Corriere delle Alpi del 7 gennaio 2017, Lettere
Buon 2017 Bellunesi, riprendetevi in mano il futuro
Viviamo ai piedi delle montagne più belle al Mondo la cui sola visione al mattino dovrebbe essere fonte di ispirazione e di sviluppo di pensieri ed idee positive, nella realtà però leggendo i giornali e seguendo gli avvenimenti sembra di vivere nel “mercatino dei poveri” dove ci si accapiglia per un pezzo di pane vecchio ed anche meno, dove si dà estrema importanza ed onore a qualche o qualunque apprendista illusionista che racconta le frottole che la gente vuol sentire ma che però sono ben distanti dalla realtà. Abbiamo la classe dirigenziale, sia politica che altro (vedi associazioni varie) che non perde minuto per fomentare polemiche e aizzare gli animi, dividersi e dividere sempre di più una popolazione che già di suo è divisa, con l’unico scopo di difendere solo se stessa e i suoi miseri interessi… Esattamente il contrario di quello che serve in quanto l’unico e solo modo e sistema per cui una piccola (a livello di numeri come persone ma grande a livello di territorio) comunità possa riuscire a sopravvivere è essere uniti e compatti, sicuri di portare e proporre al mondo qualcosa di unico ed introvabile e questo dovremmo impararlo dai nostri vicini dell’Alto Adige che da sempre si tutelano e sono estremante uniti. Con più o meno gli stessi parlamentari nostri hanno da sempre ottenuto ciò che volevano e loro volevano la salvaguardia della loro terra ed il bene di tutti i loro cittadini! Non servono autostrade per far transitare le auto e le persone, servono piazze dove riunire e far sostare la persone. Non serve parlare di progetti che forse verranno realizzati fra decenni, serve non stritolare e massacrare la classe economico- produttiva ed anche i cittadini con mille tasse, balzelli ed inutilissime burocrazie studiate solo per sottrarre denaro e tempo alla produzione e al saper fare per alimentare inutili sprechi, attività che però potrebbero attivarsi immediatamente e senza costi per la collettività creando motivi per visitare e sostare nelle piazze. Detto questo l’auspicio impossibile per il nuovo anno è che da lassù, qualsiasi nome abbia, qualcuno guardi questa terra e riversi un po’ di buon senso ed intelligenza sulle persone, per le cose possibili invece l’auspicio è che ritorni di moda il vecchio detto che diceva “gente di montagna scarpe grosse cervello fine” e che quella gente prenda in mano redini del futuro.
Buon 2017 Massimo Pellizzaroli Bribano di Sedico