C’è troppo traffico sui siti dell’Unesco: al via il monitoraggio

Dal Corriere delle Alpi dell’8 settembre 2018-

Preoccupato il consiglio d’amministrazione della Fondazione – Definiti due hot spot: Tre Cime di Lavaredo e lago di Braies
C’è troppo traffico sui siti dell’Unesco: al via il monitoraggio

ALTOBELLUNESE  Troppo traffico su alcuni itinerari delle Dolomiti; che non sono soltanto i passi, ma anche le Tre Cime di Lavaredo ed il lago di Braies. Via, quindi, al monitoraggio. Lo ha deciso il consiglio di amministrazione della Fondazione Dolomiti Unesco, che vede in Graziano Pizzimenti il suo primo presidente che arriva dal mare. Pizzimenti, infatti, è assessore alle infrastrutture e al territorio del Friuli. È originario di Marano lagunare, dov’è stato anche sindaco. Ma ai problemi delle terre alte si sta applicando con passione.

TANTI I TEMI SUL TAPPETO
Tra le principali tematiche oggetto della discussione al tavolo che vede confrontarsi i rappresentanti delle Amministrazioni coinvolte dal riconoscimento Unesco, ci sono la gestione dei flussi turistici all’interno del sito patrimonio mondiale, la mobilità integrata e la partecipazione all’importante evento internazionale ospitato nei prossimi giorni dal Parco naturale Adamello Brenta. Nel passato era stato approfondito il tema dell’eccessivo traffico sui passi, in particolare quello del Sella; da qui le misure per contenere il flusso auto.«L’analisi delle dinamiche di frequentazione e fruizione da parte di turisti e residenti del vasto territorio compreso nel sito Unesco delle Dolomiti, che con i suoi nove sistemi copre un’area di 142. 000 ettari, è tra le priorità dell’attività di monitoraggio messe in campo dalla Fondazione e dagli enti suoi soci Fondatori», spiega Pizzimenti, «proprio per questo il consiglio di amministrazione ha convenuto sull’opportunità di attivare delle iniziative di monitoraggio, tramite big data, dei flussi che interessano due aree hot spot» .

DUE AREE HOT SPOT
Si tratta delle Tre Cime di Lavaredo, dove arrivano anche 2 mila auto al giorno, e del lago di Braies, di particolare interesse per quanto riguarda la gestione della frequentazione turistica e la mobilità sostenibile. L’acquisizione e l’analisi di questi dati fornirà alle Amministrazioni gli strumenti utili per l’individuazione di politiche di gestione territoriale coerenti con gli eccezionali valori riconosciuti a questo territorio.«L’auspicio è che lo studio di determinate aree hot spot si riveli un laboratorio efficace per ampliare poi il metodo di analisi all’intero sito Unesco», aggiunge Pizzimenti.

CONFERENZA DEI Geoparchi
Le Dolomiti saranno inoltre protagoniste anche durante l’8ª conferenza internazionale dei geoparchi mondiali Unesco, evento per il quale i rappresentanti dei geoparchi di tutto il mondo saranno presenti da oggi al 14 settembre a Madonna di Campiglio. È infatti il Parco naturale Adamello Brenta Unesco global geopark ad ospitare la conferenza internazionale, la prima volta che l’evento si svolge in Italia. Un’occasione importante per le Dolomiti patrimonio mondiale, che tali sono divenute, oltre che per il paesaggio, anche per l’unicità geologica del sito. La relazione di Piero Gianolla in sessione plenaria mercoledì 12, illustrerà le peculiarità della Dolomiti agli 850 partecipanti da tutto il mondo. —

Francesco Dal Mas