Cibiana, torna alla ribalta il progetto ponte
Pubblicato on 12/Ago/2017 in NewsDal Corriere delle Alpi del 13 agosto 2017
Il sindaco Furlanis ne ha parlato giorni fa a De Menech e Padrin
Torna alla ribalta il progetto ponte
CIBIANA Il nuovo ponte di Cibiana? Eccolo, riemerge da un limbo di 20, forse 30 anni, e si materializza in una precisa richiesta che il sindaco Luciana Furlanis ha avanzato alla Provincia, attraverso l’assessore Roberto Padrin, e al Governo, mediante il parlamentare Roger De Menech del Pd.
Nei giorni scorsi, De Menech e Padrin sono stati nel paese dei murales per partecipare alla giuria di un tradizionale premio che viene consegnato in occasione del patrono San Lorenzo. Furlanis ne ha approfittato per consegnare all’esponente politico e all’amministratore provinciale un dossier sul ponte tanto sospirato dalla comunità cibianese. Ponte che dovrebbe collegare in modo rapido e più sicuro dell’attuale Cibiana a Venas.
Nei giorni scorsi l’alpinista Reinhold Messner, che sul monte Rite gestisce il “Museo tra le nuvole”, aveva sollecitato un collegamento più efficace di Cibiana con la Statale di Alemagna. Oggi, infatti, i pullman ed i camion che dal centro Cadore devono salire a Cibiana devono chiedere una deroga al divieto di transito emesso da “Veneto Strade”. «Non è possibile», ha protestato Messner, «che non si possa arrivare liberamente al passo Cibiana, quindi sotto il Rite, senza chiedere autorizzazione. In questo modo Cibiana e il monte Rite perdono numerosi visitatori».
Difficoltà per i propri trasporti vengono denunciate anche dalla fabbrica di chiavi “RB”, che è un po’la Fiat di Cibiana. Bene, il sindaco Furlanis ha chiesto a De Menech e a Padrin di provvedere alla soluzione di questo annoso problema nell’ambito del piano Anas per i Mondiali di Cortina 2021. «Di fatto siamo stati costretti a rinunciare alla Macchietto-Venas», ha detto il sindaco, «dateci almeno il ponte, che per noi è una necessità vitale». L’infrastruttura costa una decina di milioni. I fondi si potrebbero recuperare all’interno dei 230 milioni di interventi che l’Anas si è appresta ad effettuare tra il Cadore, l’Ampezzano, il Longaronese ed il Comelico.
«Il Governo assicurerà alla Provincia di Belluno, entro il 2021, ben 400 milioni, compresa l’elettrificazione dei treni dell’anello sud. Quindi ha dimostrato di fare la sua parte», sottolinea De Mench, «e sono sicuro che continuerà a farla anche per quanto riguarda Cibiana, un paese molto dinamico e vivace nel suo sviluppo, che ha bisogno vitale di una infrastruttura così importante». De Menech si è detto sicuro che, dopo le opere in progettazione ed in finanziamento, sarà posta attenzione all’atteso ponte.
Per il momento bisognerà accontentarsi di un nuovo incrocio a Venas, tra la Statale 51 e l’attuale Strada provinciale per Cibiana. «La forte pendenza che caratterizza il primo tratto di discesa dal bivio di Venas fino all’obsoleto ponte sul Boite, oltre a quella parte rimanente fino a Cibiana, rappresenta il problema in quanto, oltre alla pendenza, la dimensione della carreggiata impedisce di fatto il normale doppio senso della circolazione; e, per ovviare a tale situazione, il gestore della strada ha disposto il divieto di transito ai mezzi di lunghezza superiore ai 10 metri, costringendo le imprese, i trasporti pubblici, turistici e non, a dover richiedere, di volta in volta, il nulla osta per il transito relegando così Cibiana all’isolamento quasi totale dai flussi turistici e commerciali»: così scriveva, ancora nel 2015, l’ufficio tecnico comunale di Cibiana alla Provincia di Belluno. (f. d. m.)