Ciclabile Auronzo-Misurina e prossimi collegamenti con Carbonin e Calalzo

Corriere delle Alpi del 2 settembre 2017

Dal primo progetto del 2011 con la giunta Zandegiacomo di strada ne è stata fatta
Ora ci sono undici milioni (Fondi Odi) per completare l’anello. Poi l’Europa

Il futuro dei collegamenti con Carbonin e Calalzo

AURONZO La pista ciclabile Auronzo-Misurina affonda le radici nel tempo chiamando in causa le amministrazioni che si sono succedute in municipio negli ultimi quindici anni. Base di partenza sono i primi otto chilometri, concetto embrionale attorno al quale nel 2011 si è concentrato il progetto di pista ciclabile firmato dall’amministrazione comunale capitanata dal sindaco Bruno Zandegiacomo che è riuscita a portare a casa un bando (composto da due stralci, uno dedicato al tratto Auronzo-Palus San Marco ed il secondo al tratto Palus San Marco-Misurina) finanziato dagli ex fondi Brancher per un importo complessivo di due milioni e mezzo (un milione e duecentomila euro il primo stralcio, un milione e trecentomila euro il secondo). Fondi immediatamente bloccati e successivamente sbloccati nel 2013, operazione che ha permesso alla nuova amministrazione guidata da Daniela Larese Filon di avviare concretamente i lavori approvando il progetto dell’ingegnere Tommaso Piovesana, titolare dell’ufficio tecnico comunale. I lavori sono iniziati nel 2015 e completati nella primavera del 2016 per quanto riguarda il tratto Auronzo-Palus San Marco. I lavori previsti invece nel tratto in pendenza tra Palus San Marco e Misurina sono iniziati in un secondo momento e completati all’inizio di quest’estate.

Non solo passato e presente nella cronologia della ciclabile Auronzo-Misurina perché un’importanza rilevante la riserva il futuro: già “strappato” nell’inverno scorso un corposo contributo di sedici milioni di euro (fondi Odi), undici dei quali serviranno per completare l’anello ciclabile delle Dolomiti con la realizzazione dei collegamenti Misurina-Carbonin da una parte e Auronzo-Calalzo dall’altra. Collegamenti che, una volta terminati, permetteranno al progetto di compiere un deciso salto di qualità. I perché sono così spiegati da Aldo Corte Metto del consorzio turistico Tre Cime Dolomiti: «L’attuale ciclabile rappresenta un’offerta alternativa a chi già sceglieva Auronzo e Misurina per le proprie vacanze ed al tempo stesso una motivazione nuova per scegliere in futuro i nostri luoghi rispetto ad altri competitor ma se vogliamo entrare in pianta stabile nei circuiti internazionali cicloturistici servirà agganciarsi alla Dobbiaco-Cortina e contestualmente all’asse Monaco-Venezia di cui il tratto che attraversa il Cadore ne è parte integrante».

Il progetto di realizzazione dei due nuovi tratti ciclabili verrà presentato entro dicembre con i lavori che saranno portati a termine non prima dei prossimi due anni. Nel progetto finanziato dai fondi Odi per sedici milioni di euro complessivi figura anche il nuovo parcheggio di Misurina, oggetto di polemiche a più riprese nei mesi scorsi. A proposito dei collegamenti futuri, importanza rilevante l’assumerà proprio quello con Calalzo: avrà infatti il compito di avvicinare ulteriormente Venezia alle Tre Cime di Lavaredo nel segno della mobilità sostenibile. (dierre)