Comelico, “Aree interne”, ultimo vertice prima della firma dell’accordo

Dal Corriere delle Alpi delL’11 ottobre 2017

Santo Stefano. Domani, nella sede dell’Um, il Comelico ribadirà la scelta della “valle del bene-stare”
Nelle prossime settimane saranno poi perfezionate le schede di dettaglio di tutti i possibili interventi
“Aree interne”, ultimo vertice prima della firma dell’accordo

SANTO STEFANO Chi si rivede? Il progetto di sviluppo “Aree interne” che, dal prossimo anno, metterà a disposizione 8 milioni per il Comelico. Domani, nella sede dell’Unione Montana, a Santo Stefano, si terrà l’ultima riunione prima della firma dell’accordo quadro che prevede sinergie – anche di finanziamento – tra Governo, Regione Veneto ed enti locali. È da più di due anni che questo programma viene elaborato e discusso; nelle prossime settimane saranno finalmente perfezionate le schede di dettaglio di tutti i possibili interventi. Il Comelico ha scelto come priorità il servizio sanitario ed assistenziale per portare avanti la prospettiva della “valle del bene-stare”. Concretamente sarà ricostruito – anche letteralmente – il distretto sanitario, che verrà trasferito in una sede più confortevole, tanto ampia da poter ospitare nuovi ambulatori. Alessandra Buzzo, presidente dell’Unione Montana, conferma che con il ristrutturato edificio di quello che sarà il distretto si implementeranno anche nuove prestazioni specialistiche. Per esempio, arriverà il geriatra e si aggiungerà il fisiatra, evitando quindi il disagio per gli abitanti della valle di recarsi ad Auronzo piuttosto che a Pieve di Cadore o, peggio, a Belluno.
Nell’ambito delle opportunità che si materializzeranno con le “Aree interne”, arriverà anche l’infermiera professionale, se non addirittura il medico, a bordo dell’autoambulanza dei Vigili del fuoco, che fino ad oggi non ha questo servizio. Il programma si estende dal socio-assistenziale al turismo, all’agricoltura e alla mobilità.Vengono previsti incentivi, ad esempio, per coloro, soprattutto se giovani, che intendono impegnarsi nella coltivazione della terra e del bosco o nella zootecnia o nelle varie branchie del turismo. In questa prospettiva – spiega Buzzo – la Regione ed il Governo faranno in modo di poter attingere le risorse necessarie agli incentivi dai fondi comunitari.
« Ci saranno bandi appositi, in Regione, per garantire questi fondi», assicura la Buzzo. Le “Aree interne”, di fatto, integreranno la legge, di recente varo, sui piccoli Comuni, quelli sotto i 5 mila abitanti, che può contare soltanto su un budget di 100 milioni di euro.« Di fatto, le priorità che vogliamo perseguire con i nostri programmi sono molto simili a quelle della normativa sui piccoli Comuni», sintetizza Buzzo, «si pensi soltanto alla garanzia dei servizi essenziali da implementare in tutti i paesi» .Il progetto pone attenzione anche a siti particolari del Comelico che le Amministrazioni locali intendono tutelare e valorizzare, ad esempio la Val Visdende, che ha urgente necessità anzitutto di servizi importanti come la telefonia mobile ma che resterà area particolarmente tutelata sul piano ambientale. Alcuni degli edifici esistenti, non più utilizzati, potrebbero essere recuperati a centri per specifiche prestazioni sanitarie e di benessere. Per quanto riguarda la mobilità, l’obiettivo è raggiungere con navette anche i borghi più periferici. Francesco Dal Mas