Marcia “Non nel mio nome” Cortina 24 ottobre, comunicato e adesioni

Comunicato stampa
Cortina d’Ampezzo 24 ottobre 2021 NON NEL MIO NOME.
Cittadini e associazioni in marcia per denunciare l’assalto alle Dolomiti.

A Cortina si sono trovati 52 comitati e associazioni accanto a circa 400 cittadini, provenienti da diverse regioni oltre che dal Cadore, per esprimere un deciso NO a una serie di progetti legati alle Olimpiadi invernali Milano – Cortina 2026.

Al di là della espressa contrarietà a specifiche opere quali la pista di bob (inutile spreco di risorse) e la tangenziale di San Vito di Cadore (di grande impatto, alternative possibili), dagli interventi dei partecipanti sono emerse, tra le altre, le seguenti riflessioni:

– I grandi eventi sportivi internazionali, così come vengono proposti e gestiti oggi, non sono compatibili con una corretta gestione del territorio fragile delle Alpi;

– Le Olimpiadi Cortina – Milano 2026 costituiscono un’insidiosa occasione per calare sui territori opere che sottraggono risorse nell’interesse di pochi anziché favorire lo sviluppo locale e la rigenerazione dei territori montani. Esempi ne sono i progetti di un mega albergo sul Passo Giau e dei villaggi di lusso Meister nei boschi di Cortina e di Auronzo;

– Ancora si vuole far credere alla farsa che i collegamenti sciistici in quota siano alternativi alla mobilità automobilistica… Deciso è stato il NO di tutte le associazioni, ambientaliste, alpinistiche, naturalistiche, comitati scientifici, ai collegamenti Cortina – Badia, Cortina – Arabba e Cortina – Civetta;

– Non è accettabile che un evento come Milano – Cortina 2026, dichiarato sostenibile e a impatto zero, ad oggi non abbia portato a conoscenza dei cittadini l’entità dei progetti in corso, la loro qualità, i loro costi e il loro impatto sui territori interessati. La totale mancanza di trasparenza pregiudica le possibilità di confronto con gli organizzatori dell’evento e con le pubbliche amministrazioni interessate, comunali, provinciali e regionali;

E’ inconcepibile che il Ministero dell’Ambiente non abbia ancora preteso dal Comitato organizzatore l’obbligatoria VAS (Valutazione di Impatto Strategico) unitaria e ‘nazionale’ (e non frazionata in piccole e irrilevanti procedure provinciali o regionali) che valuti gli impatti complessivi di tutte le opere legate alle Olimpiadi sui territori, sul sociale e sull’economia, e che individui e imponga di scegliere tra alternative le soluzioni meno dannose.

Il coordinamento dell’associazionismo e dei comitati territoriali intende trasformare i contenuti della manifestazione di Cortina in una serie di iniziative di rilevanza anche internazionale.

Peraltrestrade Dolomiti, per tutti

Elenco aggiornato al 27-10 delle adesioni alla protesta