Cortina 2021- Variante di Zuel: non c’è tempo
Pubblicato on 2/Ago/2017 in NewsDal Gazzettino del 2 ago 2017
Variante di Zuel: non c’è tempo
Togliere il traffico dalla viabilità interna è l’obiettivo primario dell’amministrazione comunale di Cortina. A cominciare dai mezzi pesanti che stanno aumentando, dopo che in Val Pusteria, si scorre più agevolmente.
l sindaco Gianpetro Ghedina lo ha detto lunedì in consiglio comunale, in risposta a una interrogazione della minoranza; lo ha ripetuto la sera, in un incontro con tecnici e funzionari Anas, il deputato bellunese Roger De Menech, Paolo Nicoletti amministratore della Fondazione Cortina 2021, il commissario governativo per le opere Luigi Valerio Sant’Andrea.
«I problemi si risolvono dal centro alla periferia, non viceversa. La nostra ipotesi di lavoro è migliorare la vivibilità del centro, per limitare il traffico pesante», precisa il sindaco. Questi confronti si stanno susseguendo con insistenza, in vista di due scadenze. La prima è la conferenza di servizi con Anas del 7 agosto: «Con i tecnici dell’azienda delle strade stiamo approfondendo la nostra proposta, con l’obiettivo di stabilire quali sono le priorità, per risolvere il problema della viabilità a Cortina: noi riteniamo sia vitale creare un bypass, per liberare l’anello che gira attorno al centro», spiega Benedetto Gaffarini, consigliere comunale con delega alla pianificazione urbanistica.«In quella conferenza di servizi esamineremo la variante all’abitato di Zuel e la proposta di modifiche in centro – precisa Gaffarini sappiamo che sono alternative l’una all’altra: non ci sono né risorse, né i tempi per realizzare entrambe, prima dei Mondiali 2021, o l’una o l’altra.
Valutati i costi e le tempistiche dei due interventi, li presenteremo in consiglio comunale e alla popolazione». Il passante di Zuel è già progettato e finanziato con 28 milioni di euro, ma rischia di passare in secondo piano. Il bypass al centro sarà comunque parziale, ridimensionato rispetto a quello indicato dall’amministrazione in campagna elettorale, da Cademai ad Acquabona, anche se dovrà comunque mantenere certe caratteristiche strutturali, come spiega Gaffarini: «Non potrà essere una soluzione troppo limitata, poiché Anas non può intervenire e finanziare una nuova strada se non ha le caratteristiche di una statale.
A noi importa che colleghi i parcheggi più importanti del centro, esistenti e futuri, e che conduca alle stazioni di partenza degli impianti a fune».
Marco Dibona