Cortina: «Guai calare dall’alto gli interventi sulla nuova viabilità»
Pubblicato on 26/Lug/2017 in NewsDal Corriere delle Alpi de 25 luglio 2017
«Guai calare dall’alto gli interventi sulla nuova viabilità»
CORTINA Trasparenza e partecipazione sui temi inerenti la viabilità. A chiederlo è il gruppo di opposizione “Cortina pretestare e futuro” guidato da Giorgio Da Rin. Giovedì sera in consiglio comunale Da Rin ha chiesto informazioni al sindaco Ghedina sul progetto di viabilità che è stato discusso con Anas.
In vista dei Mondiali di sci alpino che si terranno a Cortina nel 2021, l’amministrazione comunale neo eletta, ha intrapreso i contatti con Anas per progettare alcune modifiche alla viabilità del centro che tolgano il traffico dal cuore del paese. A Mestre si è tenuto un incontro fra il sindaco, il consigliere con delega alla progettazione urbanistica Benedetto Gaffarini, Gabriella Manginelli, responsabile dell’area progettazione del Compartimento del Veneto di Anas, Palo Nicoletti, amministratore delegato della Fondazione Cortina 2021, e alcuni tecnici di Anas.
L’idea di Ghedina, presentata anche durante la campagna elettorale, è di creare un percorso fluido e scorrevole, tangente ai principali parcheggi di Lungo Boite, in grado di risolvere anche alcuni problemi apparentemente marginali, ma che nel prossimo futuro dovranno comunque essere affrontati come, ad esempio, la necessaria ristrutturazione del ponte Crignes, che oggi versa in gravi condizioni, o le promiscuità in pieno centro tra gli attraversamenti pedonali, il traffico pesante, le fermate dei mezzi pubblici, gli accessi ai parcheggi e le piste ciclabili.
Da Rin in consiglio ha chiesto da chi è stato elaborato e firmato il progetto in questione, se il progetto è agli atti del Comune, se è stato analizzato e approvato da giunta, commissioni, consiglio comunale e se è stato presentato alla cittadinanza per verificare che non incida su terreni o ingressi privati. «Chiediamo questo perché riteniamo che per scelte così importanti», ha sottolineato Da Rin, «ci voglia la massima trasparenza e la massima partecipazione e che non si debbano calare dall’alto in fretta e furia progetti che nessuno conosce.
È assurdo rischiare di compromettere un progetto già esecutivo e finanziato per il valore di 30 milioni di euro, quale è il passante di Zuel, aumentando all’interno dei cassetti del Comune il numero dei progetti non realizzati e non realizzabili, quando finalmente, dopo molti anni, si ha la possibilità di risolvere in modo realistico uno dei problemi nevralgici della nostra viabilità».(a.s.)