Cresce il numero dei “no” «a questa variante Anas»
Pubblicato on 4/Mar/2018 in Newsdal Corriere delle Alpi del 3 marzo 2018
San Vito. Un esposto con 77 firme di cittadini spedito al sindaco e alla Procura
Menegus: «Non siamo bastian contrari, pretendiamo solo il vaglio della Via»
Cresce il numero dei “no” «a questa variante Anas»
SAN VITO Raggiunge quota 77 la raccolta firme promossa da un gruppo di cittadini contrari alla variante che Anas ha in mente di realizzare a San Vito. Le firme sono state poste in calce ad un esposto indirizzato al sindaco Franco De Bon, alla Procura di Belluno, alla direzione generale per le valutazioni e le autorizzazioni ambientali e alla direzione generale per le strade e le autostrade e alla Sovrintendenza, in cui si chiede che il progetto di circonvallazione passi al vaglio della Valutazione impatto ambientale, la Via.«Ci sembra opportuno precisare», spiega Antonio Menegus, primo dei firmatari, «che tutti i firmatari non sono dei “bastian contrari” , ottusi e contrari a qualsiasi variante, qualunque essa sia. Sono convinti invece che una valutazione di impatto ambientale costituisca uno strumento fondamentale.
La procedura di Via è infatti un insieme di dati tecnico-scientifici su stato, struttura e funzionamento dell’ambiente; dati su caratteristiche economiche e tecnologiche dei progetti; previsioni sul comportamento dell’ambiente e interazioni tra progetto e componenti ambientali; procedure tecnico-amministrative; istanze partecipative e decisionali e sintesi e confronto fra costo del progetto e dei suoi impatti e benefici diretti/indiretti. Nella Via sono valutati e computati impatti ambientali diretti o indiretti, a breve o lungo termine, permanenti o temporanei, singoli o cumulativi. I progetti Anas», dice Menegus, «sono ben lontani da questa prospettiva.
Abbiamo interpellato un legale che ha ottenuto risultati apprezzabili per casi analoghi; ora aspettiamo la pronuncia della commissione e poi vedremo il da farsi». Per San Vito, in vista dei Mondiali, è prevista una nuova viabilità lunga 2 chilometri e 350 metri che toglierà il traffico dal centro. La nuova viabilità per chi arriva dal Cadore, partirà nei pressi del Pio X. Sarà costruita un rotonda dove attualmente c’è la strada che sale alla zona artigianale di La Scura. Dalla rotonda ci si immetterà sulla circonvallazione, si scenderà verso il ponte di Serdes, dove sarà realizzata una galleria. La prima parte della galleria sarà chiusa, per poi aprirsi quando si attraversa il ponte di Serdes. Da qui si si proseguirà verso il cimitero, verrà attraversato il Ru Secco con un ponte e, dopo il lago di Mosigo, si salirà sulla attuale Alemagna, davanti al Brico della Cooperativa, dove ci sarà una rotatoria che consentirà di andare verso Cortina o di immettersi nelle strade comunali che portano a Costa o a Chiapuzza.Secondo il gruppo dei contrari il progetto è troppo costoso (circa 30 milioni) e impattante; vanno trovate soluzioni alternative. Un gruppo di commercianti presenterà a breve una nuova proposta di viabilità in centro, che non toglie il traffico dal paese, ma lo rende più scorrevole.Alessandra Segafreddo