Da Roit: «Prima l’Agordina, poi penseremo al treno»
Pubblicato on 17/Set/2017 in NewsDal Corriere delle Alpi del 16 settembre 2017
Da Roit: «Prima l’Agordina, poi penseremo al treno»
Sul tavolo anche la razionalizzazione degli istituti scolastici. Agordo esorta a fare fronte comune su viabilità e scuola
AGORDO Il Comune di Agordo chiama la vallata a discutere di viabilità, trasporti e scuole. Nei giorni scorsi l’amministrazione comunale di Agordo ha redatto un testo che ha poi condiviso con gli altri enti della vallata, compresa l’Unione montana. Si tratta di una serie di punti riguardanti quelli che il comune capoluogo ritiene essere oggi tre aspetti salienti per l’Agordino: la viabilità, i trasporti e la scuola.
«A nostro giudizio – dice il sindaco di Agordo, Sisto Da Roit – sono temi che meritano una discussione collettiva. Innanzitutto quello inerente la viabilità: pensiamo che nel prossimo futuro si debba ragionare in primis sulla messa in sicurezza della regionale 203, quindi sui nodi di Cencenighe e di Alleghe, infine si può parlare anche della ferrovia». Intervento, quest’ultimo, che era stato portato all’attenzione dei sindaci e della cittadinanza ai primi di agosto da Stefano Dell’Osbel e da Eugenio Probati. I due ipotizzavano di raggiungere Cortina passando per l’Agordino anziché per il Cadore. «Credo – dice Da Roit – che sul treno si debba eventualmente capire bene cosa si vuole fare: un treno turistico? Uno per pendolari? Per entrambi?».
Il tema viabilità interessa pure il sindaco di Rivamonte, Nino Deon, che però, prima di parlare di treno vorrebbe risolvere un’altra questione. «Il nostro problema – dice Deon – è l’ingorgo che si crea a Belluno. Per questo credo sia importante che la Provincia, l’Agordino e il Comune di Belluno si siedano intorno a un tavolo e discutano». Altro discorso, seppur affine, è quello dei trasporti. «Riteniamo – dice Sisto Da Roit – che non si debbano fare dei doppioni gomma-ferro sull’asse Calalzo-Longarone-Feltre in modo da “liberare” chilometri di trasporto pubblico su gomma lungo quelle linee che oggi sono in sofferenza come quella che sale verso Agordo.
Qui, anche per servire meglio i numerosi lavoratori di Luxottica, servirebbero più linee che i tagli oggi non consentono di avere. Infine, per quanto concerne la conca agordina, proponiamo di studiare un sistema di trasporto urbano che renda più capillari le corse delle corriere e, di conseguenza, più accattivante il servizio pubblico».Infine, Agordo mette in agenda una riflessione sul mondo della scuola sempre più toccato dal calo demografico. «Per noi – dice il sindaco Da Roit – è tempo di studiare una razionalizzazione nella distribuzione degli ordini di scuole.
Non vogliamo, come magari qualcuno penserà, accentrare tutto ad Agordo, ma fare in modo che nei vari comuni rimangano dei presidi (una scuola dell’infanzia, un biennio o un triennio di scuola primaria, una scuola media) con numeri davvero significativi di alunni. D’altronde il caso della scuola media di Cencenighe dove non è partita la prima media è emblematico». Le proposte del Comune di Agordo riguardano però anche le superiori. «Intendiamo chiedere agli enti superiori che non vengano istituiti corsi scolastici dello stesso tipo nel raggio di 45 chilometri. Chiediamo inoltre di appoggiare la proposta dell’Apim di un corso di laurea breve al Follador per il settore minerario».
Gianni Santomaso