De Menech a Trento per i progetti e la Feltre-Primolano
Pubblicato on 8/Giu/2017 in NewsDal Corriere delle Alpi del 7 giugno 2017
De Menech a Trento per i progetti e la Feltre-Primolano
BELLUNO Il Presidente del Comitato Paritetico Roger De Menech ha incontrato ieri a Trento il responsabile della segreteria tecnica del Fondo Comuni Confinanti per impostare le azioni che dovranno essere intraprese nei prossimi mesi, al fine di rendere sempre più efficiente la gestione delle risorse del Fondo.
Uno degli obiettivi qualificanti fortemente voluti dalla nuova gestione è la responsabilizzazione dei territori, cosa che si sta già concretizzando con l’operatività dei due sportelli decentrati istituiti nelle Province di Belluno, presto seguiti da Brescia, Verona e Vicenza. Nell’ottica di favorire un lavoro sinergico tra tutte le amministrazioni coinvolte, si stanno definendo adeguate procedure di semplificazione atte a garantire una maggior efficienza nella gestione delle risorse, soprattutto in considerazione del fatto che al termine del 2018 il Fondo avrà una dimensione di 720 mln di euro per oltre 400 progetti.
De Menech ha incontrato anche il presidente della Provincia di Trento Ugo Rossi e l’assessore Mauro Gilmozzi con i quali ha approfondito un tema ricorrente e rilevante quale la mobilità nelle Dolomiti: strade, ciclabili, ma soprattutto la realizzazione della tratta ferroviaria tra Feltre e Primolano per il cui studio di fattibilità i comuni di confine della provincia di Belluno hanno stanziato 200.000 euro dei fondi a regia a loro destinati, in considerazione della valenza strategica dell’intervento che andrebbe a completare l’anello ferroviario delle Dolomiti con la tratta Calalzo – Cortina – Dobbiaco per la cui progettazione i comuni bellunesi hanno destinato altri EUR 200.000: è di metà maggio l’approvazione, da parte della Regione Veneto, del Protocollo d’intesa con la Provincia di Belluno che darà concretezza ai fondi disponibili.
Si attende di conoscere la volontà della Regione per la tratta Feltre – Primolano per cui Trento, a cui spetta lo studio di fattibilità, ha già sostenuto la necessità di arrivare quanto prima alla sottoscrizione di un Protocollo d’Intesa.