Dolomiti senza TIR di attraversamento – proposta delle Associazioni

Il traffico pesante che attraversa le Dolomiti per raggiungere mete lontane è in vertiginoso aumento ed è facile prevedere che in breve tempo diventerà insostenibile, con l’incognita tra l’altro dei cantieri di prossima apertura per i Mondiali di Cortina 2021.

Alcune amministrazioni comunali sono intervenute con dichiarazioni e iniziative di vario tipo per tentare di arginare l’invasione, affrontando però il problema in modo parziale e limitato ai territori di loro competenza.

Su questo tema si sono interrogate anche le Associazioni ambientaliste del Bellunese e del Trentino Alto Adige, e lo scorso febbraio, a seguito di un confronto di idee, hanno tracciato le linee di un progetto di “Divieto di transito dei mezzi pesanti sui passi dolomitici in area Unesco” (documento riportato in calce).

Dal febbraio scorso, e prima di divulgarlo attraverso i media, si è preferito sottoporne i contenuti ai Sindci di più diretta e personale conoscenza, ipotizzando pronunciamenti comunali omogenei e poi un coordinamento tra le diverse amministrazioni, non solo cadorine ma dell’intera area dolomitica, per la convergenza su una posizione e un’iniziativa istituzionale che riguardi l’intero territorio dolomitico, da portare avanti con unità e determinazione.

Le reazioni da parte dei Sindaci interpellati sono state positive; ovviamente sarà compito delle Istituzioni pubbliche formalizzare e condurre le iniziative anche amministrative necessarie alla limitazione del traffico pesante di attraversamento dell’area dolomitica, fiduciose di poter raccogliere l’ampio consenso necessario per raggiungere l’obiettivo.

Le scriventi associazioni si sono attivate e confermano il loro impegno nel sostenere le autorità e le istituzioni che vorranno svolgere la propria parte all’interno di questo progetto, avviando in questo modo una costruttiva collaborazione tra istituzioni e società civile per la tutela di un’economia sostenibile e utile alle comunità alpine e ai loro territori.

14 maggio 2018


PROPOSTA DELLE ASSOCIAZIONI :

Progetto di DIVIETO DI TRANSITO DEI MEZZI PESANTI SUI PASSI DOLOMITICI IN AREA UNESCO

La direttrice stradale Alemagna (SS 51 e 52, SR 48) risulta particolarmente attraente rispetto alle altre direttrici di lunga percorrenza nord-sud perché consente di risparmiare sul pedaggio, nonostante questo percorso costituisca, di per sé, una deviazione  innaturale e diseconomica.

E’ di tutta evidenza il disturbo ai centri abitati provocato dal passaggio di grossi camion che effettuano trasporti nazionali e internazionali su queste strade dell’alto Bellunese. Ma lo stesso fenomeno si verifica in varia misura lungo tutti i percorsi di attraversamento dell’area dolomitica.

Se a livello dei fondovalle insediati questo attraversamento comporta conseguenze negative su sicurezza, qualità della vita, salute delle persone ed economia turistica (emblematico è quanto verificatosi a Cortina il 27 dicembre 2017 a causa di un Tir bloccatosi in centro durante una nevicata, ma non è certo un caso isolato), sui tratti di valico intervallivi il transito dei mezzi pesanti grava sui fragili sistemi naturali  di vegetazione e fauna con i quali entra intimamente in contatto, preziosi contenitori di biodiversità di alta quota, costituendo una minaccia al paesaggio naturale e culturale delle Dolomiti.

Il passaggio di quei veicoli causa impatti rilevanti anche su quegli stessi tratti stradali, per topografia inevitabilmente tortuosi e stretti, che presentano un’intensità di manufatti che necessitano di continua manutenzione: muri di sostegno, muri di ripa, drenaggi, sottotubi, ponticelli, paracarri, bordure, guard rail, punti esposti. Strutture stradali che poggiano su formazioni geologicamente instabili ad alto rischio idrogeologico per l’estrema facilità di innesco di processi erosivi, franamenti e smottamenti di versante, del tutto inadatte a sopportare il crescente traffico di veicoli pensati e dimensionati per infrastrutture di tutt’altro tipo, per dimensione e sottofondo di pavimentazione.

Tutto ciò è talmente innaturale e sconveniente da portarci a concludere che se il traffico pesante può essere tollerato, ancorché con notevole disturbo, nei fondovalle per le necessità locali, va invece totalmente eliminato dai tratti di valico intervallivo e quindi in tutti i passi dolomitici dell’area riconosciuta patrimonio dell’Umanità, per ragioni di totale incompatibilità.

Sulla base di queste considerazioni la proposta che avanziamo e portiamo alla discussione delle comunità e autorità locali è un divieto di transito dei valichi dolomitici dell’area Unesco per i veicoli superiori alle 7,5t salvo carico/scarico e residenti, divieto che potrebbe essere limitato ai soli tratti di sommità dei passi, ma che, dopo una eventuale prima gradualità sperimentale, dovrebbe essere totale e continuativo.

Avendo caratteristiche di straordinarietà l’adozione di questa misura potrebbe rendere necessaria una normativa speciale, unica e straordinaria, così come straordinario è il pregio riconosciuto di interesse mondiale di questa intera area vasta, per la cui tutela non ci imbarazzerà chiedere l’interessamento e l’iniziativa, anche delle competenti autorità politiche nazionali (anche se non va esclusa a priori la possibilità di un più semplice decreto prefettizio di blocco di questi veicoli, come attuato in qualche altra località).

Ma intanto la nostra proposta è diretta innanzitutto ai sindaci, dai quali ci aspettiamo la capacità di andare oltre le manifestazioni di principio, e la volontà di coordinarsi in vista di un concreto risultato. Contatti sono in corso per un’azione comune.

Febbraio 2018

Associazioni:		
CIPRA Italia 						  
WWF O.A. Terre del Piave					
Mountain Wilderness					
Comitato Peraltrestrade Carnia-Cadore			
LIBERA Nomi e Numeri contro le mafie					
Italia Nostra sezione di Belluno				
Ecoistituto Veneto “Alex Langer”				
Gruppo Promotore Parco del Cadore			
Federazione Protezionisti Sudtirolesi / Dachverband für Natur- und Umweltschutz in Südtirol