Terna interrerà la nuova linea tra Auronzo e Cortina

Dal Corriere delle Alpi del 30 agosto 2017

Elettrodotto. In pochi mesi trovato l’accordo con i Comuni

AURONZO-CORTINA. È stata molto rapida la procedura di concertazione avviata da Terna in Cadore. Il confronto sulla sicurezza della rete nell’Alto Bellunese è stato avviato con la Regione nel 2014. Poi sono stati coinvolti i sindaci di Auronzo e Cortina, sull’ipotesi di costruire una nuova linea per risolvere le criticità della rete (le linee 132 kV sono obsolete e si sviluppano in corridoi indipendenti, non collegati fra loro).

Terna ha incontrato la popolazione in due Open day: a novembre e a gennaio di quest’anno. A gennaio ha presentato il corridoio all’interno del quale passerà la nuova linea che, a questo punto si sa, verrà interrata. In ottobre ci saranno nuovi incontri con la popolazione, nel corso dei quali sarà presentato il progetto. L’obiettivo è realizzare la nuova linea entro il 2021, anno dei Mondiali di sci alpino. (a.f.)

Dal Corriere delle Alpi del 30 agosto 2017
Terna interrerà la nuova linea fra Somprade e Zuel, come vuole la popolazione

Nessun nuovo traliccio fra Auronzo e Cortina

AURONZO-CORTINA Nessuna autostrada elettrica ai piedi delle Dolomiti. Terna ha deciso che la linea fra Zuel e Somprade sarà completamente interrata. Hanno avuto la meglio le proteste popolari. Ed è la prima volta che accade in Italia. Terna lo ha comunicato ieri ai sindaci di Auronzo, Tatiana Pais Becher, e di Cortina, Gianpietro Ghedina, in due incontri avvenuti nei rispettivi municipi. Ad Auronzo il mattino, a Cortina il pomeriggio. Sotto terra finirà una linea da 132 kv, lunga 25 chilometri. Partirà dalla stazione di Somprade, ad Auronzo, posta in prossimità del fiume Ansiei, per percorrere un tracciato che seguirà quasi interamente la strada regionale, passando quindi in territorio del comune di Cortina attraverso la Val Bona e il Passo Tre Croci.

Nessun filo dell’alta tensione, dunque, impedirà di osservare le Tre Cime di Lavaredo o il Cristallo, o ancora il Sorapis, liberi da ogni disturbo. La soluzione, precisa Terna, è stata trovata grazie alla proficua collaborazione della Regione Veneto. Con la Regione sono stati anche realizzati numerosi sopralluoghi nelle zone interessate dal futuro progetto. Non solo, l’intesa mette in conto anche la realizzazione di una stazione nella zona industriale di Cima Gogna di Auronzo per poter collegare la linea da 130 kV con quella da 220 kV che da Lienz va a Soverzene, mettendo così in sicurezza le linee da 130 kV in caso si verificassero nuovi eventi calamitosi come quelli dell’inverno 2013-2014, scongiurando così eventuali nuovi black-out energetici. «L’impegno è tanto più straordinario», afferma il sindaco di Auronzo Tatiana Pais Becher, «perché mette in sicurezza territori protetti dall’Unesco». Quando ieri mattina la neoeletta sindaca si è trovata di fronte la delegazione Terna, in municipio, era scura in volto.

Dopo il vertice, non riusciva a nascondere la sua soddisfazione, più che raggiante. «È una conquista storica», continuava a ripetere, pensando ai vari territori italiani che hanno chiesto un analogo trattamento, senza però riuscire ad ottenerlo.Il vertice si è svolto in municipio. Per Terna erano presenti il responsabile Unità Nord Est, Stefano Lorenzini, la responsabile autorizzazioni e concertazione Fiorenza Roghi, due ingegneri e il responsabile comunicazione. Per il Comune presenti il Sindaco Tatiana Pais Becher e l’ex sindaco Walter Antoniol. A tema, oltre al progetto del nuovo elettrodotto, anche la realizzazione di una nuova stazione da realizzare ad Auronzo per poter collegare la linea da 130 kV con quella da 220 kV che da Lienz va a Soverzene. I dirigenti di Terna sapevano già che non potevano salire fin sotto le Tre Cime rilanciando la via area.

All’open day organizzato da Terna a gennaio, allora in veste di capogruppo di minoranza, Pais Becher aveva espresso con fermezza pubblicamente la sua posizione di assoluta contrarietà, condividendo la posizione del direttore del Parco Naturale delle Dolomiti D’Ampezzo Michele Da Pozzo. «Non possiamo certo permettere che il patrimonio ambientale di rara bellezza lasciatoci in eredità dai nostri avi, oltre ad essere Patrimonio Dolomiti Unesco, venga per sempre rovinato da tralicci che potrebbero avere un’altezza di 30 metri» aveva detto all’epoca.

Quando Terna ha saputo che questa combattiva signora aveva preso il comando di Auronzo, in un batter d’occhio ha deciso di cestinare il progetto aereo e di scendere invece, sotto terra.Pais Becher, assaporando il profumo di una vittoria sperata ma inattesa, si è detta molto soddisfatta dell’intesa raggiunta per l’intervento fra Auronzo e Cortina e ha ringraziato calorosamente Terna «per avere recepito le esigenze della cittadinanza e degli amministratori locali, fatto importantissimo se pensiamo al valore paesaggistico del territorio interessato dal progetto sui due comuni di Auronzo e Cortina».

Il sindaco ha quindi invitato Terna a ritornare in municipio per illustrare il progetto alla giunta, fissando già la data di lunedì 18 settembre. In questa data si tratterà anche del secondo progetto, di importanza non inferiore. «La realizzazione della stazione, con grande soddisfazione da parte nostra», conferma Pais Becher, «prevede lo spostamento di alcuni tralicci che attualmente interessano sia la zona residenziale sia quella industriale di Cima Gogna, liberando quindi un’area di pregio dalla linea aerea».

Francesco Dal Mas

 

Dal Corriere delle Alpi del 30 agosto 2017

Il sindaco di Cortina è soddisfatto: «Terna ha deciso di evitare contenziosi anche perché i tempi per la realizzazione dell’opera sono molto stretti»

Ghedina: «Ascoltate le esigenze del territorio»

CORTINALa nuova rete elettrica verrà interrata. Terna ha incontrato ieri pomeriggio l’amministrazione comunale per rendere noto la sua decisione: la realizzazione di una nuova rete elettrica con tratto interrato per 23 km, da Somprade (Auronzo) a Pian da Lago, nella frazione di Zuel (Cortina). L’intervento sarà eseguito per i Mondiali di sci alpino del 2021. «È davvero molto positivo il fatto che Terna abbia deciso di interrare la nuova linea», commenta il sindaco Gianpietro Ghedina, presente ieri all’incontro con Stefano Lorenzini, Daniele Sperti e Fiorenza Roghi, di Terna.«Terna ha infatti deciso, sebbene costi di più, di posare il nuovo cavo sotto terra, per evitare contenziosi, perché ha voluto ascoltare le esigenze del territorio. Non è una scelta usuale. In Italia solitamente le nuove linee vengono realizzate tutte aree perché costano meno e sono più semplici da manutentare. Ma sono impattanti ed oggettivamente brutte da vedere».

A Cortina, durante le giornate di porte aperte organizzate da Terna, erano stati numerosi i cittadini a spingere affinché la società interrasse i cavi. Si era espresso per una linea interrata anche Michele Da Pozzo, direttore del Parco naturale delle Dolomiti d’Ampezzo. «I Mondiali del 2021 anche in questo caso sono riusciti a mettere tutti d’accordo», sottolinea Ghedina, «ora si correrà perché i tempi sono brevi».Nelle prossime settimane ci saranno ulteriori incontri tra Terna, il Comune e le Regole d’Ampezzo, che sono proprietarie di alcuni dei terreni dove passerà al linea. Entro il 31 dicembre Terna vuole chiudere l’iter autorizzativo. Questi mesi serviranno a scegliere il tracciato. «Sul tavolo ci sono tre ipotesi», continua Ghedina, «che saranno vagliate dai vari enti e sarà presa poi una decisione condivisa.

La linea partirà infatti a Somprade, in Auronzo, attraverserà l’area di Lago Scin e l’abitato di Alverà. Da questo punto per raggiungere Zuel ci sono tre soluzioni. Una prevede che la linea sia interrta seguendo la ciclo pedonale della “Lunga via delle Dolomiti”, un’altra che invece passi nei pressi delle strade Regionale 48 e Statale 51, e l’ultima prevede che passi su sentieri boschivi. Tutte e tre le soluzioni prevedono che arrivi a Pian da Lago. Ora sarà fatto un approfondimento veloce e si deciderà». La scelta verrà resa nota ai cittadini ad ottobre, quando si terrà un’altra giornata di porte aperte in sala consiliare. «È un ottimo risultato», chiosa Ghedina, «Terna ha scelto di velocizzare l’iter, evitare contenziosi, e così viene tutelato al meglio il nostro splendido ambiente.

Quando vengono tenute in considerazione le esigenze del territorio è sempre una vittoria».

Alessandra Segafreddo

 

Dal Corriere delle Alpi del 30 agosto 2017

I cittadini evidenziano la bontà del progetto e auspicano ora si riveda anche l’intervento in Valbelluna. I comitati civici: «Questa è una vittori

BELLUNO«Finalmente si è capito che interrare non solo si può: si deve. In dieci mesi, non dieci anni, è stato fatto un progetto che risponde alle richieste del territorio». Esultano, i Comitati civici della Valbelluna. Da anni i cittadini contestano il progetto previsto fra Perarolo e Belluno, e tre anni fa (era il 28 agosto 2014) manifestarono proprio a Cortina per sollecitare le istituzioni a prendere posizione per l’interramento delle linee elettriche. «Ci prendiamo un po’ il merito di questo risultato», spiega Gianni Pastella, referente dei Comitati civici della Valbelluna. «L’operazione di sensibilizzazione che abbiamo fatto in questi anni ha permesso di informare la popolazione, tanto che sono stati gli stessi cittadini a pretendere l’interramento della nuova linea. Questo risultato dimostra una cosa: che interrare si può, a differenza di quanto ha sempre sostenuto Terna. Reti a 132 kV, a 220, o a 380 non fa differenza: esempi nel mondo dimostrano che tutti i cavi si possono mettere sotto terra».«Ringraziamo Terna, che si è dimostrata più lungimirante di alcuni nostri amministratori», continua Pastella. «Daniela Larese Filon, ex sindaco di Auronzo, quando era presidente della Provincia sosteneva che i tralicci sono brutti, ma che i cavi non si possono interrare perché si rompono. Speriamo che la soluzione trovata per Cortina e Auronzo faccia capire anche in Valbelluna come stanno le cose».Una soluzione trovata in tempi brevissimi: Terna ha incontrato la popolazione di Auronzo e Cortina all’inizio di gennaio e ieri ha dichiarato che la linea si farà interrata. «Ciò dimostra che se i progetti vengono fatti bene, in pochi mesi si arriva alla realizzazione di opere concordate. A meno che qualche sindaco non tenti di bloccare tutto chiedendo a gran voce i cavi aerei… in questa provincia ci si può aspettare di tutto», aggiunge, ironico. «Ora, come pensano gli amministratori di Ponte nelle Alpi, Soverzene e Perarolo di giustificare il fatto di aver ceduto territorio, autorizzando così espropri, per posare nuovi tralicci?»«Questa è una vittoria, non la bocciatura del progetto Valbelluna da parte del Mibac», conclude Pastella. «Vittoria è fare un progetto fatto bene. Chiediamo al futuro presidente della Provincia, chiunque sia, visti questi ultimi sviluppi, di pretendere che ogni cavo venga interrato in provincia. Ha gli strumenti, i mezzi e l’autorità per farlo».

Alessia Forzin