Emergenze ambientali: quando i nodi vengono al pettine

Comunicato stampa di Peraltrestrade del 5 luglio 2022

Emergenze ambientali: quando i nodi vengono al pettine

I politici sono in affanno. Dopo decenni di inerzia e di negazionismo, le sfide che in 50 anni di attendismo non sono state affrontate oggi non si possono più ignorare. La guerra ha costituito l’occasione per rinunciare alla transizione ecologica con il ritorno al carbone, alle trivellazioni e con l’inserimento di nucleare e gas nella tassonomia europea, rimandando al 2050 gli obiettivi di “neutralità climatica”, mentre le crisi ambientali, climatiche, energetiche, sociali, sanitarie, economiche, politiche si stanno aggravando avvicinandoci a un punto di non ritorno.

Siamo sul Titanic che sta affondando, e i passeggeri di serie A si stanno accomodando sulle poche scialuppe di salvataggio, mentre tanti altri sono destinati a soccombere. Non in senso figurato, e i segnali sono ben evidenti: i popoli che non possono più vivere nelle loro terre si accalcano lungo i muri che abbiamo innalzato ai nostri confini. Ma alla fine anche i passeggeri di serie A non troveranno un approdo sicuro, e con loro anche gran parte della natura correrà il rischio di soccombere, e forse solo in qualche remoto angolo del pianeta riuscirà a riprendersi.

Nessuno vuole assumersi la responsabilità del fallimento, ecco allora che si investiranno in Africa 600 miliardi di dollari in infrastrutture, grande successo del G7, mentre con i miliardi del PNRR in casa nostra realizzeremo opere altrettanto inutili, quando non dannose: alta velocità, raddoppio della capacità degli aereoporti, impianti sportivi fuori misura, e, nelle nostre valli, tangenziali, circonvallazioni, pista da bob, villaggi turistici e olimpici, impianti in alta quota e relative piste da sci.

Per i corsi d’acqua e la crisi idrica si ricorrerà alle deroghe dei Deflussi Minimi Vitali, o Deflussi Ecologici, che comporteranno la definitiva compromissione degli ambienti fluviali, con buona pace di tutti coloro che si sono spesi per la loro salvaguardia e con la soddisfazione dei politici che per qualche tempo potranno vantarsi della loro capacità di dare soluzione ai problemi, che nel frattempo si aggraveranno.
Tanto i pesci notoriamente non parlano.