Entro la fine di settembre sarà deciso il tracciato

Dal Corriere delle Alpi del 18 luglio 2017

Il tempo di percorrenza decisamente superiore gioca a sfavore della Val d’Ansiei che però ha dalla sua la crescita del settore ricettivo e un maggior numero di turisti
Entro la fine di settembre sarà deciso il tracciato

BELLUNO Entro settembre i sindaci, gli operatori economici e l’associazionismo della Val Boite e
della Val d’Ansiei sono chiamati a decidere il percorso lungo il quale transiterà il Treno delle
Dolomiti fra Calalzo e Cortina. I punti di forza della Val Boite – spiega Gian Michele Gambato,
coordinatore di “Servizi territoriali” – sono la sostanziale tenuta demografica, la crescita del terziario
ricettivo, un equilibrio stagionale maggiore rispetto a quello della Val d’Ansiei e, ovviamente, il
tempo inferiore di percorrenza del treno.I punti di debolezza sono il calo della manifattura, la
minore crescita degli arrivi turistici, gli spostamenti sistematici di corto raggio. Per quanto riguarda
la Val d’Ansiei, il punto di forza, sempre secondo Gambato, sono la crescita del terziario ricettivo, il
più elevato numero di arrivi e di presenze, la più ampia offerta di residenzialità turistica e la crescita
degli arrivi. A svantaggio della Val d’Ansiei si pone il calo di un terzo degli addetti dovuto a una
contrazione della manifattura non bilanciata dalla crescita del terziario. Inoltre, gli arrivi e le
presenze in campo turistico risentono di una maggiore stagionalità.Ma un aspetto che depone ancor
più a sfavore di questo itinerario è il tempo troppo lungo di percorrenza.Gambato e collaboratori
hanno messo a confronto alcune linee montane. Se la Calalzo-Cortina via Val Boite ha tempi di
percorrenza di 33 minuti e la Val d’Ansiei di 40, la Trento-Marileva, di 65 km, si sviluppa in due
ore, il treno espresso del Bernina, di 61 km richiede 2 ore e 11 minuti, un’ora e venti è il tempo
richiesto dalla Merano-Malles di 60 km. La velocità commerciale è di 50 km per la Calalzo-Cortina,
mentre tutte le altre linee hanno una velocità di gran lunga inferiore. I due percorsi intercettano le
più belle piste ciclabili delle Dolomiti, per cui il treno diventa un volano di sviluppo anche per
questo nuovo settore turistico.Nessuna preoccupazione per l’antico sedime ferroviario tra Calalzo e
Cortina. «La ferrovia, se verrà scelto questo tracciato, non interferirà assolutamente con la pista
ciclabile», ha assicurato il governatore Zaia. «È anche vero, però, che i bellunesi devono farsi carico
di un utilizzo maggiore di questa opportunità».
(fdm)