Feltre–Primolano la progettazione muove i primi passi
Pubblicato on 20/Mar/2017 in NewsDal Corriere delle Alpi del 19 marzo 2017
La Provincia di Trento pronta per lo studio di fattibilità. Dalla Torre: «Non bastano i soldi dei Comuni di confine»
Feltre–Primolano la progettazione muove i primi passi
FELTRE Gli uffici della Provincia di Trento sono già pronti a fare da locomotiva per il collegamento ferroviario Feltre-Primolano con l’obiettivo di realizzare uno studio di fattibilità del tracciato entro la fine dell’anno con i 200 mila euro stanziati dal Comitato paritetico per la gestione del Fondo dei Comuni di confine. Lo ha detto l’ingegnere Mario Monaco del Servizio opere stradali e ferroviarie della provincia autonoma di Trento, ieri in occasione del tavolo di lavoro avviato dall’Unione montana feltrina, presentato dal vicepresidente dell’ente comprensoriale Michele Balen come «l’incontro preliminare dal quale ci aspettiamo la nascita di un comitato permanente che lavori sul tema.
Avevamo invitato anche Trenitalia e Rfi (Rete ferroviaria italiana), che hanno declinato, ma si sono rese disponibili a collaborare nel momento in cui si entrerà nella questione tecnica». A dire il vero l’idea del collegamento su rotaia tra Feltre e la Valsugana si perde negli anni, con un progetto risalente ancora al 1950 ripescato dall’assessore feltrino Bonan, ma nei cassetti dei Comuni e non solo ce ne sono diversi, per cui il primo passo è raccoglierli e inviarli a Trento, come chiesto dall’ingegner Monaco. «Oltre a uno studio fisico del tracciato per dire dove si passa e come si passa, vogliamo fare anche uno studio trasportistico e socio economico». Il Trentino crede molto nell’infrastruttura che chiuderebbe l’anello delle Dolomiti: «Siamo d’accordo e spingeremo sulla Provincia dal punto di vista politico», dice Aurelio Gadenz della Comunità di Primiero. Gli fa eco Attilio Pedenzini della Comunità Valsugana e Tesino: «Riteniamo strategico questo collegamento. Abbiamo legami forti con il Feltrino non solo per quanto riguarda l’ospedale ma anche per le scuole. Noi ci siamo».
Sul fronte vicentino, dà la «massima disponibilità» Luca Ferrazzoli dell’Unione montana Valbrenta. E arriva anche l’appoggio di Confindustria Belluno. Il sindaco di Feltre Paolo Perenzin chiama in causa la Regione (ieri l’assessore alla viabilità Elisa De Berti era assente giustificata), invocando l’attivazione quanto prima di un tavolo interistituzionale con Trento. Per Fonzaso, il vicesindaco Giorgio Slongo avrà bisogno di rassicurazioni pensando all’impatto della ferrovia che verosimilmente attraverserà la piana. Collaborazione arriva anche da Arsiè, oltre che dalla Provincia di Belluno.
Il presidente dell’Unione montana Federico Dalla Torre vuole dare vento alle vele: «Abbiamo la confluenza politico amministrativa che dice sì al progetto, però lo studio di fattibilità da solo non va da nessuna parte e non bastano i soldi dei Comuni di confine per fare un’opera del genere. Da qui partiamo».
Raffaele Scottini