Galan ha guadagnato 208 mila euro mentre era in carcere
Pubblicato on 15/Ago/2017 in NewsDal Corriere delle Alpi del 14 agosto 2017
Galan ha guadagnato 208 mila euro mentre era in carcere
Tra il 2014 e il 2015, quando si trovava agli arresti domiciliari per scontare i due anni e dieci mesi patteggiati per lo scandalo Mose, l’ex presidente della Regione Veneto ed ex ministro delle Politiche Agricole e dei Beni Culturali, Giancarlo Galan, ha introitato oltre 200 mila euro (per la precisione 208.897) per il suo ruolo di deputato e presidente di Commisione Cultura alla Camera.Lo attesta lo stesso Galan, che compirà 61 anni il prossimo 10 settembre, nelle dichiarazioni 2015 (in relazione ai redditi del 2014) e 2016 (riferite ai redditi del 2015) che l’ex parlamentare di Forza Italia ha presentato agli uffici della Camera dei deputati.
In particolare, nella dichiarazione 2015, sottoscritta l’11 marzo 2016, Galan ha certificato un reddito imponibile pari a 111.944 euro. Per quanto riguarda la situazione patrimoniale l’ex parlamentare azzurro, difeso dagli avvocati Antonio Franchini e Niccolò Ghedini, puntualizza la «confisca dell’immobile sito in Cinto Euganeo». Si tratta della celebre Villa Rodella dove il 6 giugno 2009 Galan aveva detto sì a Sandra Persegato (trecento gli invitati, testimoni Marcello Dell’Utri e Silvio Berlusconi).
L’ex Doge veneto precisa inoltre di avere la «piena proprietà del 33,33% dell’immobile sito in Padova, in seguito a consolidamento dell’usufrutto con la piena proprietà». Proprio Sandra Persegato, nello stesso documento, sottolinea «la donazione al marito dell’1,92% della proprietà dell’immobile sito in Cinto Euganeo (la succitata Villa Rodella, ndr), come da disposizione del giudice con confisca a favore del Demanio».
Nella dichiarazione 2016, relativa ai redditi 2015, sottoscritta il 17 ottobre 2016, Galan attesta un imponibile di 96.953 euro. Ancor più significativa la certificazione relativa alla situazione patrimoniale. L’ex ministro, decaduto da parlamentare il 27 aprile 2016, specifica che «esiste un atto di sequestro preventivo da parte della Corte dei Conti su immobile di proprietà pari al 33,3%; sul bosco sito in Rovolon; sulle quote 50% della società Margherita srl; sulle azioni di Veneto Banca».Del bosco, non edificabile, Galan aveva dato notizia nella dichiarazione 2014 (per i redditi 2013). Quanto a Veneto Banca (l’istituto di Montebelluna poi finito nella bufera), nello stesso documento, l’ex presidente della commissione Cultura aveva dichiarato di possedere 5.000 azioni. Della Margherita srl, infine, possedeva il 50% del capitale sociale di 20.000 euro.
Claudio Baccarin