Raduno Giau: intervento di Gianni Monico, Gruppo Promotore Parco del Cadore
Pubblicato on 9/Lug/2022 in Eventi, NewsPasso Giau 05 giugno 2022: raduno alpinistico e ambientalista in difesa delle montagne e per chiedere olimpiadi rispettose dell’ambiente e senza spreco di soldi pubblici.
Intervento di Gianni Monico, Gruppo Promotore Parco del Cadore
Il Gruppo Promotore del Parco delle Marmarole, Antelao e Sorapiss, ora Parco del Cadore, dà il benvenuto a tutti i presenti e li ringrazia per aver accettato l’invito. Come vedete siamo immersi nella bellezza. Una invidiata bellezza, plasmata in milioni di anni da trasformazioni geologiche e biologiche frutto di successioni ecologiche e conseguenza di equilibri reversibili. In gran parte di questa reversibilità sta il segreto di tanta bellezza! Oggi tutto questo capitale, nonostante sia Patrimonio Mondiale dell’Umanità tutelato dall‘UNESCO, potrebbe essere modificato in modo irreversibile.
L’Unesco lo ha messo sotto tutela perché possa essere conservato per le generazioni a venire, non per essere trasformato in bene commerciale a scopo speculativo e trasformare così tanta bellezza, che è di tutti, e sottolineo con forza che è di tutti, in ricchezza per pochi. Il modello di sviluppo illusorio e dannoso, costruito sul tutto qui ed ora, compromette in modo irreversibile questo ambiente, modifica al ribasso i rapporti sociali delle popolazioni autoctone, spopola la montagna dei suoi residenti che diventano migranti economici, sostituendoli con turisti avventizi e occasionali senza rapporti costruttivi con il territorio ed infine distrugge il capitale naturale con la conseguenza che non sarà più possibile trarne gli interessi che produce.
L’amministratore capace ed avveduto non compromette il capitale ma lo tutela per poterne utilizzare gli interessi che frutta .
I cambiamenti climatici in atto renderanno le terre alte un luogo sempre più vivibile rispetto alle pianure e quindi a maggior ragione la montagna va tutelata da operazioni economico-finanziarie che la snaturino.
Fare prevenzione oggi, vuol dire fare protezione e ottenere promozione per combattere lo spopolamento e gli abbandoni, investendo sulla permanenza dei montanari e quindi sui cittadini delle terre basse affinché trovino in montagna residenzialità grazie a servizi certi, tranquillità nella naturalità e socialità lavorativa; esattamente il contrario di quel luna park del mordi e fuggi che frulla nella testa dei miopi.
Noi non siamo contro lo sport e contro le olimpiadi, nate ricordiamo per celebrare la pace e l’amicizia tra i popoli, siamo favorevoli e vigiliamo su quei giochi sobri e rispettosi che erano stati proposti pochi mesi or sono. Siamo, invece, contro la deriva che hanno preso, contro i costi spropositati e destinati a crescere ancora, contro gli interventi distruttivi del nostro territorio. Siamo contro le scelte di Regione, Provincia e Comuni, che lasceranno debiti a lungo termine ipotecando il nostro futuro.
E quando domani ciò avverrà, nessuno potrà dire “non lo sapevo” e noi qui oggi siamo a gridare forte : “Non nel mio nome!”. Spetta ad altri non farlo diventare un urlo di rabbia e di ribellione.