Gilmozzi sulla chiusura passi «È stata una sperimentazione, parliamone»

Dal Corriere delle Alpi del 1 ottobre 2017

L’assessore Gilmozzi pronto a invitare il collega Caner al tavolo delle decisioni
«È stata una sperimentazione, parliamone»

LIVINALLONGO «Noi siamo aperti al confronto con il Veneto. Quindi le nuove misure per un accesso diverso, più compatibile, ai passi, le prenderemo anche con gli amici veneti. Speriamo nella massima condivisione».Così Mauro Gilmozzi, assessore provinciale di Trento, sui provvedimenti che verranno presi alla luce dell’esperienza dei “green days” estivi.Gilmozzi sa che il Veneto non ha condiviso la chiusura di mercoledì, in luglio ed agosto, del Sella, ancorché sia in territorio di Trento e Bolzano.«Me ne ha parlato direttamente l’assessore Caner, chiedendomi cortesemente perché non li avevamo coinvolti. Ho risposto», racconta Gilmozzi, «che era una sperimentazione, fra l’altro limitata al nostro territorio, ma che provvederemo la prossima volta ad invitarli al nostro tavolo».Tavolo che sarà convocato il 24 o 25 ottobre: Trento e Bolzano analizzeranno tutti i dati delle 9 giornate di accesso sostenibile al Sella.«Tireremo un bilancio, lo approfondiremo, valuteremo se continuare l’esperienza, chiuderla o proseguirla in modo diverso. Le proposte sono tante. Nessuna sarà scartata dalla nostra valutazione». Gilmozzi e Caner si sono visti in sede di Fondazione Dolomiti Unesco. Fondazione che ha calcolato in 2 milioni i veicoli in transito nell’estate di qualche anno fa, ai tempi della prima (ed ultima) indagine Eurac. Ed è proprio la Fondazione a suggerire un flusso più creativo, dal punto di vista ambientale, ai valichi tra una valle dolomitica e l’altra. Non solo Caner, d’altra parte, ma anche il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha ripetutamente affermato che il diritto alla mobilità non può essere in alcun modo limitato, pur riconoscendo la necessità di limitare al massimo ogni forma di inquinamento, specie in un paradiso ambientale quale sono le Dolomiti. (f.d.m.)