Il Cai del Veneto sogna un Mondiale senza motori
Pubblicato on 11/Feb/2017 in NewsDal Corriere delle Alpi del 10 febbraio 2017
Il presidente regionale Francesco Carrer, torna a reclamare una legge «Ma se non sarà possibile, chiederò impegni precisi in tal senso a Donadon»
Il Cai del Veneto sogna un Mondiale senza motori
CORTINA «Proviamo ad immaginare dei Mondiali di sci senza l’eliski, senza motoslitte, liberi cioè da qualsiasi motore che non sia quello dei mezzi e dei velivoli di soccorso e di lavoro». È lo scenario che il Cai s’immagina, per intuizione di Francesco Carrer, presidente regionale del Club Alpino. Carrer si dice sicuro che il governo emanerà presto nuove norme sull’utilizzo dell’elicottero e degli altri mezzi a motore in alta montagna. Il pressing è pressocchè quotidiano da parte dei Cai e un po’ di tutte le associazioni ambientaliste, oltre che di forze politiche dell’opposizione, ma anche della maggioranza. «Un regolamento nuovo, dunque, lo dovremo avere sperabilmente entro la prossima estate», insiste Carrer, «ma, se proprio sarà impossibile varare una legge in materia, la Fondazione Cortina 2021 rinunci, fin da subito, allo sfruttamento dei motori. Confido nella particolare sensibilità del presidente Donadon, oltre che nella Carta di Cortina».
Anche il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, è dal canto suo a favore di un Mondiale eco compatibile; non perde occasione di ripeterlo. «Non bastava la mancanza di neve e il conseguente uso forzato di innevamento artificiale a caratterizzare il turismo invernale in montagna incentrato sullo sci su pista; come sovente capita ci sono ulteriori impatti provocati dallo sfruttamento turistico di massa dovuto ai mezzi a motore soprattutto motoslitte, quad, moto, fuoristrada ed elicotteri», lamentano in un documento il Cai Veneto, quelli del Friuli Venezia Giulia e dell’Alto Adige, Sat e Avs, citando vari episodi, tra cui il trasporto sulle Tofane, a Capanna RaValles, quota 2475, di una avveniristica “supercar” elettrica per sponsorizzare una nuova gamma di auto di un designer bellunese.
Le Associazioni alpinistiche dell’area Dolomitica (Cai, Sat e Avs) manifestano tutta la loro preoccupazione per questi fatti che, con frequenza sempre maggiore, avvengono nelle montagne più famose al mondo con il sostegno di privati ma anche di amministrazioni pubbliche. Le stesse associazioni esprimono una ferma posizione di contrarietà all’uso e all’abuso degli elicotteri per scopi ludici e sportivi o di altra finalità (eventi mediatici e pubblicitari) ed auspicano quanto prima una normativa nazionale che disciplini i voli nelle zone di montagna come da tempo viene chiesto da più parti e come già succede in altri paesi alpini come in Germania, Slovenia, Liechtenstein, Francia e Austria, dove le attività di eliski e di eliturismo sono interdette oppure in taluni casi limitate a poche zone. Francesco Dal Mas