Incognita Veneto Strade «Ci servono 15 milioni»
Pubblicato on 13/Set/2017 in NewsDal Corriere delle Alpi del 12 settembre 2017
Uno studio definisce il finanziamento bellunese: domani assemblea dei soci
De Berti: «Puntiamo ad acquisire le quote ma il caso di Belluno è particolare»
Incognita Veneto Strade «Ci servono 15 milioni»
BELLUNO Quindici milioni di euro, non uno di meno. Questa è la quota di finanziamento bellunese di cui Veneto Strade ha bisogno per continuare a esistere, oltre a 30 milioni da parte della Regione. È su queste cifre che si discuterà domani, quando i soci della società a partecipazione pubblica che si occupa di gestire le strade regionali (e in provincia di Belluno quelle provinciali) si riuniranno per parlare del futuro. Una discussione che si preannuncia animata. La Regione ha più volte espresso – e ora l’assessore regionale alla Viabilità Elisa De Berti lo ribadisce – di voler assumere il controllo di Veneto Strade, al momento frammentato tra partecipazioni pubbliche e private. La Regione Veneto detiene il 30% del pacchetto azionario, le sette Province di Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona e Vicenza hanno una partecipazione pari al 50%, il restante 20% è suddiviso tra quattro società autostradali (Società delle Autostrade Serenissima, Autostrade per l’Italia, Società per Azioni Autovie Venete e A4 Holding). «I soci privati ci hanno già dato la loro disponibilità a cedere le loro quote» spiega De Berti, «e così hanno fatto anche tre province. Manca l’accordo con le altre, in particolar modo con quella di Padova. Noi siamo convinti della necessità di acquisire le quote ma, se questo non dovesse essere possibile, passeremo ad un piano B».
Un’eventualità che non sorride a Veneto Strade, che ha bisogno di 30 milioni di euro da parte della Regione. «Al momento abbiamo solo due convenzioni in essere», spiega Silvano Vernizzi, amministratore delegato della società, «una con la Regione e una con la Provincia di Belluno. Secondo uno studio sul sostentamento di Veneto Strade realizzato da una società specializzata, il finanziamento necessario è di 30 milioni da Venezia e 15 da Belluno. Se questi enti non potranno sostenerci, dovremo chiudere».Sul fronte bellunese sono tanti gli interrogativi aperti. Il primo è proprio quello della partecipazione societaria in Veneto Strade. La volontà della Regione è chiara, rimanere sola al comando della società. «Ma non vogliamo mettere in difficoltà Belluno», assicura De Berti, «visto che è un caso particolare: ha una convenzione in essere con Veneto Strade.
Stiamo valutando dal punto di vista tecnico se per continuare con la convenzione è necessario che la Provincia rimanga all’interno di Veneto Strade o se possa cedere le sue quote. Se sarà necessario, rimarrà in Veneto Strade ma questo vale solo per Belluno».Temi che Roberto Padrin, neoeletto alla guida della Provincia, conosce bene: una decisione importante che si riserva di prendere dopo l’assemblea di domani.
Valentina Voi