Industriali e albergatori vedono di buon occhio il Treno delle Dolomiti
Pubblicato on 19/Lug/2017 in NewsDal Corriere delle Alpi del 18 luglio 2017
Appello alla Regione del presidente Barbini «Lavoriamo uniti, ci saranno benefici per tutti quanti»
Confindustria avverte «Non ci interessano le bandiere politiche»
BELLUNO Industriali e albergatori vedono di buon occhio la realizzazione del Treno delle
Dolomiti. Ma pongono anche delle condizioni. Il presidente di Confindustria Belluno Dolomiti,
Luca Barbini, invita a muoversi nei tempi più rapidi possibili e ad evitare «bandierine politiche».
«La realizzazione di quest’opera – che è molto di più di intervento strategico, essendo un’opportunità
di rilancio dell’intera provincia – porterà benefici alle imprese di tutti i settori economici e, più in
generale, allo sviluppo dell’intero territorio, contribuendo anche alla sopravvivenza, e auspichiamo
allo sviluppo, di molti paesi della parte alta della provincia», mette in risalto. «Paradossalmente non
è così importante il percorso, se non per i flussi turistici e tutto ciò che ad esso si collega.
Fondamentale è procedere spediti e uniti nella sua formalizzazione e realizzazione».Barbini è
consapevole che non tutti saranno convinti della proposta, ma invita a una riflessione: «Per troppi
anni abbiamo aspettato che le energie comuni si focalizzassero su uno sviluppo stradale con il
prolungamento dell’autostrada per vedere il tutto naufragare in discussioni e contrapposizioni
infinite. Non entriamo nel merito di quale scelta fosse la migliore o meno. Di sicuro si è trattato di
un’occasione persa per concretizzare quello sbocco a nord di cui sentiamo tutti la mancanza».
«Adesso abbiamo un’altra grande opportunità, che non possiamo e non dobbiamo perdere»,
aggiunge. «Ma per portare avanti un tema strategico ed essenziale per il territorio come il Treno
delle Dolomiti è necessario evitare di piantare bandierine politiche: servono invece coinvolgimento
e partecipazione degli enti locali e del tessuto economico-produttivo. Proprio per evitare
frammentazioni, la parte economica, coinvolgendo anche il sindacato, si è fatta promotrice di un
unico “Tavolo delle Infrastrutture” quale cassa di risonanza e confronto preventivo per trovare
soluzioni condivise.
Alla politica chiediamo di agire con senso di responsabilità, senza pericolose fughe in avanti, senza
gelosie e senza inutili contrapposizioni».
Il presidente di Confindustria esprime perplessità- come già nei giorni scorsi l’onorevole Roger
De Menech e il sindaco di Perarolo, Pier Luigi Svaluto Ferro – sulla scelta della Regione di presentare
il progetto al Genio civile e non in Provincia: «Auspico che la decisione sia stata dettata da fattori tecnici,
perché tutti gli enti coinvolti devono collaborare nell’interesse dei bellunesi».«I due tracciati hanno
connotazioni tra loro differenti», commenta Walter De Cassan, presidente di Federalberghi Belluno.
«Quello per Auronzo è più turistico; l’altro, per la Val Boite, è più veloce. Bisogna allora fare un
attento confronto tra costi e benefici». De Cassan ha parecchi quesiti da porre alla De Berti, ma li
svelerà solo dopo l’incontro con l’assessore. «Ovviamente vedo questo progetto in modo favorevole.
Certo, ci vorranno tempo e risorse. Intanto, però, c’è finalmente un piano progettuale. E questo è un
passaggio importante per andare avanti».(m.r.)