Interrogazione Parlamentare Spessotto su interventi SS51
Pubblicato on 13/Gen/2018 in NewsInterrogazione Parlamentare Arianna Spessotto su interventi SS51
ATTO CAMERA
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/18966
Dati di presentazione dell’atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 904 del 09/01/2018
Firmatari
Primo firmatario: SPESSOTTO ARIANNA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 08/01/2018
Destinatari
Ministero destinatario:
MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
MINISTERO DELL’AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL
TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI
TRASPORTI delegato in data 08/01/2018
Stato iter: IN CORSO
Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-18966
presentato da
SPESSOTTO Arianna
testo di
Martedì 9 gennaio 2018, seduta n. 904
SPESSOTTO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell’ambiente e della tutela
del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
il preposto commissario dell’Anas ha inoltrato a distinte procedure di verifica di assoggettamento a
valutazione di impatto ambientale presso il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare i
progetti di quattro varianti alla strada statale 51 di Alemagna (BL) (Varianti di Tai, Valle, San Vito e
Cortina), e ha inserito tali progetti nel «Piano di interventi di adeguamento della rete viaria statale e delle
relative connessioni con la viabilità locale» finalizzato ad «assicurare la (…) realizzazione degli eventi
sportivi internazionali di sci alpino» programmati a Cortina d’Ampezzo nel marzo 2020 e nel febbraio
2021 (articolo 61 del decreto-legge n. 50 del 2017);
le suddette varianti, per quanto individualmente di estensione contenuta, risultano però di notevole
potenzialità di impatto locale e territoriale e di grande impegno di progettazione, valutazione e
realizzazione (in galleria sotto abitato o a bordo fiume a rischio idrogeologico), tant’è che Comitati e
associazioni locali e nazionali contestano, con specifiche osservazioni, alcuni aspetti critici dei progetti edei rapporti ambientali preliminari presentati dall’Anas per ottenere l’esenzione dalla procedura di
valutazione di impatto ambientale;
in particolare, con tali osservazioni critiche mosse nei confronti di una lamentata sottovalutazione del
rischio di impatti significativi atmosferici, acustici, idrogeologici e paesaggistici ascrivibili a quei progetti,
comitati e associazioni chiedono, per ciascuna di queste opere, l’assoggettamento a valutazione di impatto
ambientale, anche in considerazione della loro ricomprensione in un’area di tutela Unesco;
viene contestato anche il ricorso alla pratica, già censurata in sede di Unione europea, del «salami
slicing», lo spezzettamento in distinte procedure di un progetto unitariamente pensato e progettato dalla
stessa mano tecnica sulla medesima infrastruttura – e che però trascura del tutto gli impatti cumulativi e di
lungo periodo di una tale strategia di potenziamento della intera direttrice stradale –, e viene richiesta
invece una procedura di valutazione di impatto ambientale unica e unitaria, che tenga in considerazione le
implicazioni complessive e di lungo periodo, e ciò con particolare riguardo anche al «patrimonio
dell’umanità delle Dolomiti»;
viene altresì contestato l’ulteriore spezzettamento – con rinvio di ogni intervento di fondo a un
indeterminato futuro – del tratto delle pericolose frane tra San Vito e Cortina, per il quale non vi è alcuna
indicazione di intervento, malgrado la sua grave necessità ed urgenza e benché sia ricompreso tra tratti per
i quali invece si propone variante, e ciò in contrasto con la circolare del Ministero dell’ambiente e della
tutela del territorio e del mare 7 ottobre 1996, n. GAB 96/15208;
tali spezzettamenti di un piano complessivo di importanti varianti ad avviso dell’interrogante sono stati
decisi ed operati dal commissario dell’Anas sui progetti e sulle relative procedure di variante,
restringendoli forzosamente entro il succitato piano e utilizzando così tempistiche e procedure
semplificate, nonostante il piano debba contenere, a norma del decreto-legge n. 50 del 2017, solo
«interventi di adeguamento della viabilità», e non varianti in nuova sede;
lettera e impianto complessivo della norma lasciano intendere che nel piano siano inseribili solo
«interventi di adeguamento» dei tracciati, dei nodi e delle connessioni esistenti, interventi anche
importanti ma progettabili, approvabili e completamente realizzabili negli strettissimi tempi prescritti (31
dicembre 2019), e quindi anche per questo motivo individualmente di dimensioni limitate, contenuti negli
spazi disponibili in adiacenza ai tracciati esistenti, senza varianti di tracciato e senza necessità di
procedure di valutazione. Forzare invece in quel piano opere ritenute del tutto incompatibili con le
caratteristiche dello stesso, oltre che a contestazioni e ricorsi, porterebbe, secondo l’interrogante, ad
avviare lavori impossibili da concludere entro i tempi imposti, senza alcun beneficio per le comunità locali
e con un evidente ulteriore danno di immagine, per Cortina, per le Dolomiti e per l’intero Paese, sotto gli
occhi dell’intera opinione pubblica sportiva internazionale –:
se le opere di notevole impegno progettuale/cantieristico e grande potenzialità d’impatto, ad avviso
dell’interrogante inserite forzosamente dal commissario dell’Anas, e in contrasto con la tempistica
prevista, nel piano di interventi di cui in premessa, risultino compatibili con le caratteristiche e le scadenze
stabilite dalla legge che in quel piano ammette solo «adeguamenti»;
quali iniziative il Governo intenda intraprendere per garantire, nel rispetto della normativa vigente, un
piano che sia fattibile e realizzabile integralmente nei tempi previsti, evitando il rischio di opere
incompiute.
(4-18966)