La ciclabile, una scommessa da vincere
Pubblicato on 11/Gen/2017 in NewsDal Corriere delle Alpi del 10 gennaio 2017 –
Il tratto tra Auronzo e Pieve (più il tratto minore Misurina-Carbonin) è il fulcro del progetto di rilancio turistico del Cadore
La ciclabile, una scommessa da vincere
AURONZO Lo snodo centrale del progetto proposto dal Comune di Auronzo è costituito dalla nuova pista ciclabile che coinvolge tutti i paesi del Centro Cadore, eccezion fatta per Lorenzago che, ad oggi, sembrerebbe rimanere fuori per motivi esclusivamente geografici. Pista ciclabile che, nei suoi 18 chilometri, avrà il compito di collegare Auronzo a Pieve, con ruolo strategico ricoperto dal Comune di Calalzo per la presenza della stazione ferroviaria.
Un progetto, aggiunto alla realizzazione del tratto minore che da Misurina porterà alla frazione di Carbonin, che vedrà coinvolte circa 100 imprese con una ricaduta turistica in grado di abbracciare poco meno di un milione di futuri utenti (numero che non tiene conto dei potenziali fruitori provenienti da Cortina o dalla Val Boite). La futura ciclabile di Centro Cadore, da realizzare ex novo visto che ad oggi non esiste alcun tratto percorribile in bici in quella zona, partirà dalla diga di Santa Caterina e si concluderà nell’area del cimitero di Pieve. Nel mezzo attraverserà Cima Cogna, Tre Ponti, Lozzo, Ponte nuovo, Domegge, Vallesella, Ponte Molinà e la stazione di Calalzo. Contestualmente alle opere più rilevanti verranno costruite due piccole appendici all’attuale pista ciclabile di Auronzo, una a Palus San Marco ed un’altra lungo l’anello del lago di Santa Caterina. «
Si tratta di un’opera strategica per il nostro territorio che, con la nuova pista ciclabile, avrà un notevole impulso sotto il profilo turistico», ha commentato il presidente dell’Um Centro Cadore, Luca De Carlo, che ha affrontato anche altri temi strettamente collegati alla fruibilità dell’opera. «Bisognerà tenere conto delle pendenze non proprio semplici da affrontare. Questo limita la disponibilità a persone allenate ed invece noi puntiamo a coinvolgere un gran numero di famiglie. Ecco perché servirà affiancare alla costruzione della pista ciclabile una serie di servizi efficienti a partire dal bike sharing. In passato», rivela De Carlo, «per due volte abbiamo presentato in Provincia un progetto di questo tipo, ma non è mai passato. La terza volta invece è andata a buon fine.
Si tratta di un finanziamento extra rispetto ai fondi ex Odi che sfrutteremo per realizzare colonnine, punti di interscambio, ristori e assistenza. Il tutto offrendo un servizio di e-bike perché il futuro risiede nella pedalata assistita che offre a tutti la possibilità di pedalare anche in montagna». Delle notevoli ricadute positive in termini di presenze turistiche sul territorio ha parlato invece Aldo Corte Metto del consorzio Tre Cime Dolomiti, «a patto che i servizi siano di qualità. I turisti stranieri appassionati di cicloturismo sono disposti a spendere sul nostro territorio anche 150 euro al giorno, ma chiedono molti servizi, soprattutto in materia ricettiva.
Il settore alberghiero ed extra-alberghiero deve recepire questi interventi come una grande opportunità di lavoro in ottica futura».
Gianluca De Rosa