La galleria di Coltrondo si farà
Pubblicato on 4/Dic/2016 in NewsDal Gazzettino del 3 dicembre 2016 –
Soddisfatto De Menech: «Promessa mantenuta»
Coltrondo si farà: habemus 55 milioni di euro. Gaudium magnum per tutto il Comelico. La cifra necessaria alla realizzazione della galleria è finalmente realtà. Messa nero su bianco sul piano operativo Fsc (Fondo Sviluppo e Coesione) 2014-2020 licenziato giovedì sera dal Cipe, il Comitato Interministeriale per la programmazione economica. Il piano complessivo manda 170 milioni in Veneto, per realizzare opere infrastrutturali necessarie al territorio regionale. Di questi, 55 milioni sono dedicati alla provincia di Belluno per la galleria di Coltrondo. Il piano Cipe era stato deliberato ancora il 10 agosto. Ma solo adesso c’è l’ufficialità con tutti i crismi. Che significa sospiro di sollievo per il Comelico, per Santo Stefano di Cadore e per la sua sindaca. Basta magliette con la scritta Forza Comelico!: Alessandra Buzzo ha girato la provincia e la regione per anni sostenendo la causa di Coltrondo, combattiva come non mai. Il motivo? La Statale 52 Carnica, spesso ostaggio delle frane e degli smottamenti.
Non serve andare tanto indietro nel tempo per ritrovare il Comelico isolato dal resto del mondo a causa di una colata detritica sulla strada. Era il 2014 quando la viabilità rimase paralizzata per settimane e i residenti furono costretti ad utilizzare la bretella di Bus de Val, una stradina silvo-pastorale riadattata al transito dei mezzi in casi di emergenza. La soluzione però c’è. Ed è proprio la galleria. Una variante della 52 Carnica, tutta in galleria, che passerebbe dentro le viscere della montagna che frana. Il progetto è stato inserito tra le priorità della Regione Veneto ancora un anno fa. E a più riprese è stato sostenuto da tutto il Bellunese.
Adesso, ci sono anche le risorse per realizzarlo. «Il Cipe ha sbloccato definitivamente 55 milioni di euro per realizzare il tunnel di Coltrondo – sottolinea Roger De Menech, deputato Pd -. Questo dimostra la volontà del Governo di attuare le aspettative dei territori. Mi sono sentito con il ministro delle infrastrutture Delrio: mi ha detto solo due parole, promessa mantenuta. Devo dire che è proprio così: abbiamo mantenuto la promessa». Adesso non resta che avviare il cantiere. Il cronoprogramma prevede un anno per la progettazione e tre anni di lavori. «Ne ho parlato con il presidente Anas, Armani – continua De Menech -. Nel 2018 il progetto dovrebbe essere completato. Poi ci saranno tre anni di lavori. Per il 2021 dovremmo avere l’opera finita, pronta per far transitare le prime automobili».
Damiano Tormen