La Provincia chiede treni più veloci tra Belluno e Padova
Pubblicato on 8/Set/2016 in NewsDal Corriere delle Alpi del 7 settembre 2016
La Provincia chiede treni più veloci tra Belluno e Padova. Ieri al tavolo della mobilità è stato proposto a Trenitalia di ricavare 10 posti permanenti sui Minuetti per le bici di Paola Dall’Anese
BELLUNO. Un treno diretto e veloce da Belluno verso Padova di prima mattina, un treno&bici per tutto l’anno e un netto miglioramento dei collegamenti ferroviari per rendere la linea bellunese sempre più efficiente ed efficace.
Questi gli obiettivi emersi ieri mattina a Palazzo Piloni durante il tavolo della mobilità, al quale hanno preso parte il vice presidente della Provincia con delega ai trasporti Roberto Padrin, il direttore di Trenitalia veneto Tiziano Baggio, il referente regionale, i primi cittadini di Belluno e San Vito, l’assessore feltrino Luciano Perco e altri esponenti delle Unioni montane.
«Lo scopo», sottolinea Padrin, «era presentare le nostre proposte in vista dell’entrata in vigore dei prossimi orari invernale ed estivi». Sono stati coinvolti anche gli studenti della Rete che, tramite un questionario a cui hanno risposto quasi quattrocento ragazzi, hanno presentato le loro idee.
«Il problema», prosegue il sindaco di Longarone, «restano il cambio a Montebelluna e i tempi di percorrenza, per questo motivo abbiamo chiesto a Trenitalia la possibilità di istituire una corsa diretta e veloce da Belluno verso Padova di primo mattino. Su questo punto la società ferroviaria ha preso tempo, dovendo effettuare delle verifiche».
Chieste anche nuove corse aggiuntive sulle tratte per Vittorio Veneto, per Montebelluna e anche tra Belluno e Feltre. «L’intento della Provincia», precisa ancora Padrin, «è garantire ai nostri residenti un servizio efficiente, veloce, efficace e appetibile».
I dati, nel frattempo, iniziano a essere positivi, come dimostra l’utilizzo del treno&bici di questa estate. Dall’inizio del servizio a giugno fino ad oggi sono state trasportate mille bici, per una media di 175 utenti da Venezia a Calalzo al sabato e di 177 alla domenica; nel verso opposto (da Calalzo a Venezia), al sabato sono stati in media 162 gli utenti e 172 alla domenica. Bene è andato anche l’esperimento per Vicenza (un centinaio i passeggeri). «Visti questi risultati», sottolinea Padrin, «abbiamo chiesto la possibilità di allestire uno spazio per dieci bici per tutto l’anno sui Minuetti, mantenendo però gli stessi posti a sedere. Questa sarebbe un’opportunità in più per il territorio. Ma anche qui Trenitalia dovrà fare delle verifiche».
Da Palazzo Piloni sono arrivate anche pressioni sulla società ferroviaria affinchè sia eliminata la rottura di carico a Montebelluna, con la riduzione dei tempi di percorrenza. «Due sono le strade», dice Roberto Padrin. «Da un lato c’è l’elettrificazione, un’opera importante che ci permetterebbe di entrare nel circuito del trasporto ferroviario del Nord Est. Ma in questo caso i costi sono elevati e i tempi di realizzazione lunghi, visto che si parla di 5-10 anni. La seconda alternativa si proietta su un arco temporale medio lungo: parliamo dell’introduzione di treni bimodali, in grado di funzionare
sia a diesel che ad elettricità. Questo potrebbe garantire un buon servizio, ma anche qui i costi non sono contenuti».
Le parti si sono lasciate dandosi appuntamento in Regione entro fine mese: sarà l’occasione per trovare una soluzione che accontenti tutti quanti.